POLVERE ALLA POLVERE DI BRIAN FREEMAN (recensione)

Buongiorno a tutti, come state?
Non sapendo quando pubblicherò un altro post sul blog vi auguro già Buona Pasqua 😘
Voi avete letto questo libro? Anche voi siete rimasti impressionati da questo poliziesco?

TITOLO: Polvere alla polvere
AUTORE: Brian Freeman
EDITORE: Piemme
Pagine: 182
Costo: 1,90€ (cartaceo) 1,99€ (eBook)
Valutazione: 4,5/5
TRAMA: È notte quando il detective Jonathan Stride arriva nel piccolo cimitero di campagna dove riposa sua madre, a Shawano, Wisconsin, un luogo dove non metteva piede da vent'anni. Nel buio, la sua torcia illumina la neve che cade piano, mentre una campana arrugginita suona nel vento. All'improvviso, i fari di un'auto della polizia fendono l'oscurità; un agente scende dall'auto, si avvicina a una lapide e si toglie la vita con un colpo alla tempia. Stride è un estraneo in quella piccola città e lo sceriffo non gradisce né la sua presenza né la sua curiosità. Eppure il detective non può dimenticare quanto è accaduto proprio davanti ai suoi occhi: vuole risposte, ed è disposto a trovarle da solo. Anche a costo di riaprire le pagine più oscure del passato di Shawano... Contiene le prime pagine del nuovo thriller di Brian Freeman "La ragazza di pietra”.
COMMENTO: All’inizio non ero molto convinta su questo libro anche perché era uno di quelli presi su acciobooks che però avevo scambiato ma non mi convinceva. 
Quando ho iniziato a leggere le prime pagine le ho trovate un po’ pallose ma poi quando inizia l’indagine inizia il mistero.
Ogni volta che Stride sembra quasi aver risolto il caso, scopre qualche altro fatto scioccante che ribalta completamente la scena.
Una storia in cui un suicidio non è un semplice suicidio e una scomparsa non è una semplice scomparsa. 
Los tile di scrittura di questo scrittore mi è piaciuto molto e il fatto che non ci fossero troppe descrizioni, perché come ho già detto non le amo particolarmente, ma che si concentrasse sul paesaggio solo quando serviva. Mi è piaciuto il modo in cui ha creato suspense e fino alla fine ci sono stati colpi di scena.
I discorsi finali tra Stride e Kelli, la moglie del poliziotto suicida, mi hanno lasciata sconvolta perché non mi sarei mai aspettata quello che viene raccontato, perché già scoprire che i fatti non erano proprio come erano stati raccontati ma completamente diversi mi avevano lasciato senza parole. Ma scoprire che la situazione era anche peggiore di quella che fosse mi ha veramente sbigottita.
Spero di poter leggere presto “la ragazza di pietra” perché devo sapere chi si è intrufolato nel Cottage di Stride.