Ciao leoncini, in questi giorni non sto benissimo quindi è per questo che sui social sono poco presente ma per fortuna sono riuscita, come avevo programmato, a pubblicare la recensione di questo romanzo.
Quando ho parlato con l'autrice ho accettato subito la collaborazione perché si parlava di biker ma devo ammettere che non avevo capito appieno di cosa parlasse la storia. Devo dire che più andavo avanti e più amavo i personaggi e la loro storia.
Questo è il primo libro che leggo di questa autrice e mi è piaciuto molto, ora sono ancora più sicura di voler leggere la saga Taiga, che è nella mia wishlist da un po', spero di riuscire a recuperarla presto.
Titolo: Backpack of temptation
Autore: Elisabeth Martini
Genere: Narrativa, Dark Romance, Adult (autoconclusivo)
Trope : Enemies to Lovers, Toch Her and Die, Biker Romance, Bully Romance, Spicy Romance, Slow Burn
TW: scene di sofferenza fisica e psicologica legate alla religione, inclusi castighi corporali e penitenze forzate, violenza, linguaggio scurrile, scene disturbanti, un tentativo di stupro; viene toccato il tema dell’abuso e dell’incesto (senza però essere descritto) e sono presenti scene di sesso esplicito e di kink particolari come edging, BDSM, asfissia, deprivazione sensoriale.
Pagine: (stimate) 525 flessibile / 491 rigido
Autore: Elisabeth Martini
Genere: Narrativa, Dark Romance, Adult (autoconclusivo)
Trope : Enemies to Lovers, Toch Her and Die, Biker Romance, Bully Romance, Spicy Romance, Slow Burn
TW: scene di sofferenza fisica e psicologica legate alla religione, inclusi castighi corporali e penitenze forzate, violenza, linguaggio scurrile, scene disturbanti, un tentativo di stupro; viene toccato il tema dell’abuso e dell’incesto (senza però essere descritto) e sono presenti scene di sesso esplicito e di kink particolari come edging, BDSM, asfissia, deprivazione sensoriale.
Pagine: (stimate) 525 flessibile / 491 rigido
Valutazione: ★★★★
TRAMA:
Lei
La mia vita è sempre stata un esercizio di disciplina. Pregare, studiare, non dare nell’occhio. Essere la ragazza perfetta per i professori, per mia nonna, per Dio. Un giglio bianco in un campo di spine.
Harvard era il mio sogno.
Un fidanzato devoto era il mio futuro.
E poi, all’improvviso, tutto è andato in pezzi.
Il mio ragazzo mi ha tradita.
La mia insegnante ha detto che nei miei testi non c’è anima.
E io… io mi sono resa conto che la perfezione non mi ha mai davvero resa felice.
Così decido di cambiare. Un piccolo errore, un passo fuori dal tracciato. Giusto per vedere cosa si prova.
E finisco tra le braccia di lui.
Non avrei mai pensato che il mio primo errore avesse un nome.
Jackson Torres.
Lui è tutto ciò che mi è stato insegnato a evitare: è violento, sfrontato, pericoloso. Il re delle corse clandestine, il tipo di uomo che non prega, che non si ferma, che ride in faccia alla paura. Ha il sorriso di chi non teme la morte e lo sguardo di chi l’ha già incontrata troppe volte.
Io dovrei scappare.
Io dovrei pregare per la mia anima.
Io sono un giglio bianco nel fango del suo mondo.
Eppure… quando mi guarda non mi sento fragile.
Lui
Nel mio mondo, le cose belle si rompono in fretta.
E Berenice? Non è solo bella. È intatta. È pulita in un modo che mi fa male agli occhi. Non dovrebbe nemmeno guardarmi, e invece eccola qui, con quella sua aria da santa e una tempesta sotto pelle che neanche lei sa di avere.
Le brave ragazze non durano in posti come il mio.
Le brave ragazze non dovrebbero volere uomini come me.
Le corse clandestine sono il mio regno, mi chiamano la Iena. La violenza è la mia legge. Ho già perso troppo per credere che qualcosa di bello possa durare accanto a me.
Eppure, eccola qui.
Fuori posto, fuori tempo. Così sbagliata per la mia vita da farmi venire voglia di rovinarla.
Perché io non salvo. Io distruggo.
Ma quando un giglio cresce nel buio hai due scelte: lo strappi via o lo lasci fiorire.
Io avrei dovuto strapparla via.
Avrei dovuto.
Ma quando un giglio cresce nel buio la tentazione di strapparlo è troppo forte.
Poi lei sorride e, per la prima volta in vita mia, ho paura. Perché se la tocco troppo a lungo, forse, sarà lei a spezzarmi.
L’AUTRICE
Letizia Martini, classe 1993, romana di provincia e cittadina onoraria del caos creativo. Osteopata per mestiere ma narratrice per vocazione, ha iniziato aggiustando corpi e ha finito per smontare cuori (e rimontarli a modo suo). Dopo aver esordito con Taiga, una trilogia paranormal romance, ha deciso di premere l’acceleratore e sporcare la carta d’inchiostro nero e desiderio: benvenuti nel suo mondo dark romance. Scrive storie che le somigliano: imperfette, istintive, testarde… ma difficili da lasciare.
COMMENTO:
Inizio ringraziando Elisabeth Martini per la collaborazione. Appena ho sentito parlare di Biker sapevo che dovevo leggere questo libro, quindi avevo alte aspettative che sono state ben riposte.
I protagonisti sono Jackson e Berenice, i due non potrebbero venire da due posti più diversi.
Lei viene da una famiglia super credente e anche lei lo è, infatti all'università la bullizzano per questo. La sua vita ruota intorno allo studio e alla chiesa. È ancora vergine e vuole aspettare il matrimonio. Ma la sua vita viene stravolta quando trova il suo ragazzo con un'altra nello sgabuzzino dell'oratorio. La goccia che fa traboccare il vaso è quando prende la sua prima insufficienza in un compito perché la sua professoressa dice che nel compito non c'è anima. Da quel momento Bernie inizia a mettere in discussione la sua vita ma soprattutto si domanda se davvero sia felice.
Poi abbiamo Jackson, un ragazzo con un passato difficile e una famiglia distrutta. Viene da una zona abbandonata e malfamata di Austin. Ama le moto e lui e i suoi amici sono temuti anche se non fanno parte di nessun club e nessuna banda.
Lui è conosciuto come la Iena. Non ha una buona reputazione.
Per pura casualità una notte i mondi di Berenice e Jackson coincidono e le loro vite cambieranno per sempre.
Il loro incontro non potrebbe essere più casuale ma arriva in un momento in cui entrambi hanno bisogno di una svolta nella vita. Lei ha bisogno di scoprire cosa sia la felicità, e in alcuni casi la cerca nei posti più sbagliati rischiando molto, lui ha bisogno di tornare a vivere davvero anche se non lo ammetterà mai.
La storia è ricca di colpi di scena e per nulla scontata. Tra Jackson e Berenice ci sono molte incomprensioni e moltissimi alti e bassi. Alcune volte avrei voluto strozzarli, altre volte avrei voluto uccidere l'autrice perché questi poveretti sembravano destinati al mai una gioia. Però ogni pagina mi conquistava sempre di più e anche se è super slow burn, ad un certo punto ho anche pensato che non ci fosse nessun lieto fine, ho capito che l'autrice è riuscita a creare una storia vera, una storia che potrebbe accadere anche nella realtà se due mondi così diversi e varie coincidenze permettessero l'incontro di queste due persone. Anche perché ammettiamolo sarebbe stato incomprensibile che i mondi di Bernie e Jackson si scontrassero e che di punto in bianco andasse tutto perfettamente.
Ad ogni pagina ho visto la crescita dei personaggi, non solo dei protagonisti, anche dei loro amici. Quando i loro mondi si scontrano le cose cambiano per tutti perché i loro modi di vivere si intrecciano, con questo non sto dicendo che Jackson diventerà un super religioso, questo sarebbe assurdo, ma inizia a vedere la vita anche da un punto diverso rispetto a quello con cui l'ha sempre visto.
L'autrice ha creato una storia d'amore bellissima ma anche una storia piena di dolore, colpi di scena e di crescita. Una storia che mi ha portato a riflettere sulla vita e su cosa sia davvero la felicità. Molto spesso nella vita sopravviviamo ma non viviamo appieno e con la storia di Jackson e Berenice capiamo quanto sia importante vivere davvero e fare ció che si ama, perché la vita è una e bisogna avere il coraggio di affrontare i propri demoni.
Mentre scrivevo questa recensione avrei voluto più e più volte fare spoiler sulla famiglia di Berenice ma mi sono trattenuta. Primo perché ci sarebbero stati solo insulti e secondo perché bisogna leggere questa storia per capire l'odio profondo che è nato per la nonna. Odio le persone che si nascondono dietro la loro fede. Se all'inizio potevamo considerarla una super credente poi, e dico solo questo, avrei solo voluto prenderla a schiaffi, e questo è riduttivo in realtà ho pensato anche a cose peggiori.