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venerdì 10 dicembre 2021

SERIE TV RECENSIONE: My Name

 Ciao leoncini, dopo Squid Game ho scoperto che le serie coreane possono essere interessanti. Con questa frase ammetto che prima alle serie coreane non avrei dato un centesimo, ovviamente sbagliando perché giudico senza aver dato una possibilità.
Così dopo aver sentito parlare bene di questa serie mi sono decisa a guardarla. 
Speravo di riuscirvene a parlare prima, anche perché ormai è quasi un mese che l’ho vista. Ma per un motivo o per un altro non sono riuscita a pubblicarla prima.
Me ne sono completamente innamorata. 
Ho adorato i personaggi e la trama, perché anche se è una trama semplice è ricca di colpi di scena.
A voi piacciono le serie coreane? Qual è la più bella che avete visto fino ad ora?

Titolo: My Name
Genere: Drama Coreano, Thriller
Stagione: Episodi: 8
Durata: 60 min
Pease: Corea del Sud
Anno: 2021
Valutazione: ★★★★
Trama: Yoon Ji-woo è una ragazza appartenente a un'organizzazione criminale che, dopo l'assassinio di suo padre, viene inviata come infiltrata all'interno della polizia. Ossessionata dal desiderio di vendetta, Ji-woo si ritrova a dover evitare di essere scoperta dal rigoroso capo Cha Gi-ho e dall'onesto collega Jeon Pil-do, entrambi i quali hanno come scopo quello di annientare il capo di Ji-woo, Choi Moo-jin.

COMMENTO:
Dopo aver guardato e amato Squid Game ho cercato altre serie coreane interessanti su Netflix e ho trovato questa. 
La trama mi ha ispirato fin da subito. 
E devo dire che sono molto felice di averla vista. 

La storia ci parla di Yoon Ji-woo, una ragazza che dopo aver visto morire suo padre si allea con il capo mafioso Choi Moo-jin per scoprire il colpevole. 
Dalla prima all’ultima puntata vediamo una grande crescita di Ji-woo. Conosciamo la ragazzina spaventata fino ad arrivare alla combattente che non si arrende davanti a nulla per avere le risposte che cerca e per vendicare chi ama. 
La sua testardaggine e il suo modo di affrontare qualunque prova pur di poter entrare nella gang mi sono piaciuti moltissimo. 

È una serie thriller poliziesca ricca di colpi scena ma soprattutto di suspense. È una storia dai ritmi serrati che non lascia un attimo di respiro allo spettatore. Ad ogni episodio si vuole sapere di più ma si ha anche paura di ciò che potrebbe accadere.
Ad ogni episodio pregavo che non scoprissero Ji-woo. Ma quello che più desideravo è che succedesse qualcosa tra lei e Pil-do, che devo dire è davvero figo a mio parere.

Ho apprezzato molto che la protagonista fosse una donna, anche perché si nota solo guardando la serie che non sia abituale che questa parte venga interpretata da una ragazza. Infatti in questa storia lei è l’unica donna presente nella banda, a parte l’avvocato, infatti si nota subito quando Ji-woo entra nella palestra che quelli della banda non siano abituati a vedere donne lì dentro.

Il finale mi è piaciuto ma allo stesso tempo mi ha spezzato il cuore. Quando è successo il tutto ne sono rimasta scioccata e sinceramente non me lo sarei proprio aspettata. 
Però devo ammettere che anche se mi ha spezzato il cuore mi è piaciuto come Ji-woo ha reagito e come si conclude. Sono curiosa di scoprire se ci sarà una seconda stagione e come la svilupperanno. 

giovedì 2 settembre 2021

SERIE TV RECENSIONE: L.A’s Finest

Ciao leoncini, buon inizio settembre.
Finalmente torno con una nuova recensione di una serie tv. Ultimamente ho visto molte serie tv ma nessuna di cui avessi gran voglia di parlarvi. Questa l’ho trovata molto carina, soprattutto la prima stagione. Mi spiace però che sia stata cancellata alla seconda stagione. Perché anche se la seconda stagione non è all’altezza della prima ma è comunque bella e il finale è stato creato per una terza stagione, che sarei stata curiosa di vedere.

Titolo: L.A.’s Finest
Genere: azione, poliziesco, commedia drammatica
Stagioni: 2
Episodi: 26
Durata: 45 min a episodio
Anno: 2019-2020
Valutazione: ★★★★, Prima stagione, ★★★, Seconda stagione

Trama: La serie segue Sydney Burnett, che è stata vista per l'ultima volta a Miami, dopo aver abbattuto un cartello della droga. Ora ha lasciato il suo passato complicato alle spalle per diventare un detective della polizia di Los Angeles. Accoppiata con un nuovo partner, Nancy McKenna, una mamma lavoratrice con un passato altrettanto complesso, Burnett è spinta a esaminare se il suo stile di vita impenitente potrebbe mascherare un segreto personale più grande. Queste due donne non vanno molto d'accordo, ma trovano un terreno comune quando si tratta di affrontare i criminali più pericolosi di Los Angeles.

COMMENTO:
Ho visto la pubblicità di questa serie su Sky e poi ho visto che era su Netflix quindi ho deciso di recuperarla. La prima stagione mi è piaciuta molto la seconda un po’ meno. Anche se comunque mi è dispiaciuto che l’abbiano interrotta perché una terza stagione secondo me era da fare, soprattutto dopo il finale della seconda.

Nella prima stagione iniziamo a conoscere Sydney e Nancy, due donne molto diverse con il carattere molto forte. Entrambe hanno un passato particolare una lo vorrebbe mantenere il più nascosto possibile l’altra vorrebbe risolverlo e scoprire cosa le sia successo davvero. 
La storia quindi si sviluppa tra indagini e piccoli déjà vu che permettono di scoprire poco a poco le protagoniste.

Oltre ad essere un poliziesco ben fatto è anche comico quindi cattura l’attenzione, o almeno per me è stato così. 
Con la seconda stagione però l’unicità della storia è scomparsa un po’ e la storia è diventata un po’ meno divertente. In fin dei conti le protagoniste ormai le conosciamo e questo fa sì che ci sia solo questo complotto da smascherare. All’inizio è anche avvincente ma poi verso gli ultimi episodi sembra un po’ forzato. 

Come ho detto mi è dispiaciuto che la serie sia stata interrotta perché anche se la seconda stagione non è stata all’altezza della prima ho comunque apprezzato molto le protagoniste. Sono un po’ diverse dal solito e anche la storia era un po’ particolare.

sabato 8 maggio 2021

SERIE TV RECENSIONE: Shadow and Bone

 Ciao leoncini, buon sabato!
Oggi vi parlo di una serie che in molti aspettavamo con ansia e di cui ora si parla molto.
Per chi ancora non avesse visto la serie, è basata su Tenebre e ossa e Sei di corvi. Però se volete evitare spoiler vi consiglio di leggere tutta la serie prima di guardarla perché ce ne sono un paio presi dal terzo volume della trilogia, Rovina e ascesa.

Da questa serie mi aspettavo molto e allo stesso tempo avevo paura che mi avrebbe deluso, per fortuna non mi ha affatto delusa. Non vedo l’ora della seconda stagione, nel frattempo mi riguarderò la serie ahahah.
Titolo: Shadow and Bone
Genere: fantastico
Stagione: 1
Episodi: 8
Durata: 45 - 58 min (a episodio)
Anno: 2021
Paese: Stati Uniti d’America
Valutazione: ★★★★
Trama: In un mondo fantasy ambientato in una terra con le caratteristiche dell'impero russo e devastato dalla guerra, l'umile orfana e soldatessa Alina Starkov ha appena scatenato un potere che potrebbe rivelarsi la chiave per liberare il suo paese. Con la mostruosa minaccia dell'Ombra che incombe, Alina viene scelta per entrare a far parte di un esercito d'élite di soldati con poteri magici noto come Grisha.

COMMENTO:
Quando ho scoperto dell’adattamento di Tenebre e ossa ero super felice ma allo steso tempo aver paura perché gli adattamenti non rendono mai giustizia ai libri. Quando poi mi hanno detto che alla storia del primo volume della trilogia avrebbero intrecciato la storia di Sei di corvi ero un po’ perplessa. Le due saghe sono ambientate nello stesso mondo ma in tempi diversi, quindi non capivo quello che volevano creare.
Dopo una lunga attesa e una corsa per riuscire a terminare a tempo la trilogia, finalmente è arrivato il momento di guardare la serie. Pensavo che essendo solo 8 episodi me li sarei vista in un giorno, invece per godermela bene, anche se presto la riguarderò, ho deciso di guardarla con più calma. L’ho guardata in due giorni ;)

La serie rispecchia molto bene Tenebre e ossa ed intrecciando la storia dei Corvi non ci sono parti lente nella storia. Avendo letto i libri per me la storia è stata facile da seguire però per quelli che non hanno letto i libri la storia è un po’ superficiale. Credo che molti di quelli che non hanno letto i libri vedendo questa prima stagione si siano sentiti un po’ persi. 
Secondo me i produttori avrebbero potuto ridurre le scene di Mal e Alina da piccoli nel prato e approfondire qualche dettaglio. 

Gli attori scelti mi sono piaciuti moltissimo, soprattutto Ben Barnes nel ruolo dell’Oscuro, anche se nella serie hanno deciso di chiamarlo il Generale Kirigan.
Ma devo ammettere che anche gli attori scelti per i Corvi sono fantastici. Ho adorato la scena con Milo e devo ammettere che, anche se è una scena extra al libro, è stata un tocco in più. Ma in generale Jesper è stato fantastico, forse addirittura il mio preferito. Sono riusciti a rappresentarlo perfettamente.
Quello che non mi ha convinto del tutto è Kaz. Dal libro si intuisce che è un personaggio molto complesso e sapevo sarebbe stato difficile che nella serie fosse all’altezza. Non dico che non mi sia piaciuto solo che me lo aspettavo più stronzo.
Ho adorato la storia di Nina e Mathias, mi è dispiaciuto che fossero poco presenti ma sono sicura che saranno più presenti nelle prossime stagioni, o almeno spero.

Quello che mi ha dato fastidio sono i due spoiler presi dal terzo volume messi lì che se fossero piccolezze. Noi lettori abbiamo dovuto aspettare tre volumi per avere queste informazioni così preziose ed importanti mentre nella serie sembrano fatti di poco conto. 

Il finale mi è piaciuto molto perché da un buon colpo di scena e crea molte aspettative per la seconda stagione. 
Non vedo l’ora della seconda dove ci saranno i gemelli ma soprattutto Nikolai, spero dicano presto chi saranno gli attori che li interpretano.

giovedì 29 aprile 2021

SERIE TV RECENSIONE: Tidelands

Ciao leoncini, il post doveva uscire ieri però non avevo nessuna voglia né di stare al computer né di stare su Instagram. In questi giorni sono un po’ stressata. Stiamo cercando una nuova casa per l’anno prossimo dato che due delle nostre coinquiline a giugno se ne vanno. E in più devo studiare dato che a fine maggio ci sono gli esami finali e poi ai primi di luglio ho gli esami di recupero, che sarebbero come gli esami di settembre in Italia. Però ci sono giorni che sono così stressata che non ho le forze di fare nulla e non facendo nulla mi stresso perché sto perdendo tempo, quindi sono bloccata in un circolo che mi sta togliendo tutte le energie.
Spero che voi stiate meglio e molto meno stressati di me 🖤

Parliamo del post e tralasciamo il mio stress ad un lato, dato che oggi per ora sto abbastanza bene, e parliamo di serie tv. Ho visto questa serie un po’ per noia. Quando sono tornata in Spagna non sapevo quali film o serie tv scaricare così da guardarle durante il volo. 
Mi sono decisa a scaricare Tidelands, anche se dalla trama non sapevo bene cosa aspettarmi.
Devo dire che mi è piaciuta, anche se cercando informazioni sulla seconda stagione non ho trovato informazioni, quindi ho paura che sia stata cancellata e questo mi fa arrabbiare.
Titolo: Tidelands
Genere: Fantastico, Thriller, drammatico, sentimentale, poliziesco
Stagione: 1
Episodi: 8
Durata: 36 - 47 min (a episodio)
Paese: Australia
Anno: 2018
Valutazione:★★★,5
Trama: La serie segue la storia di una ex criminale di nome Cal che torna a casa nel piccolo villaggio di pescatori di Orphelin Bay. Quando il corpo di un pescatore locale viene ritrovato a riva, Cal deve scoprire i segreti della città mentre indaga sui suoi strani abitanti; alcuni di loro appartengono ad una nota tribù di pericolose donne metà sirene e metà umane, chiamata "Tidelanders".

COMMENTO:
Era un po’ che questa serie era nella mia lista di Netflix ma ancora non mi ero decisa a guardarlo. Poi qualche settimana fa cercando una serie da guardare durante il volo, l’ho vista e ho deciso che era arrivato il momento.
All’inizio non capivo nulla di quello che stava succedendo ma poco a poco la storia si è fatta davvero interessante. Capiamo velocemente che Orphelin Bay non è una cittadina come tutte le altre e che nasconde qualcosa ma non viene svelato subito ciò che si nasconde.

Se vi aspettate la classica serie tv con sirene vi sbagliate di grosso. In questa serie non troviamo le sirene a cui ci hanno abituato da bambini, come ad esempio la Sirenetta. Qui troviamo sirene che fanno di tutto per ottenere ciò che vogliono, ma soprattutto sono sirene che non hanno paura di sporcarsi le mani se devono risolvere qualche problema.

Ammetto che dopo il primo episodio non ero affatto convinta però gli attori mi hanno “convinta” ad andare avanti. In fin dei conti erano solo 8 episodi e poi se avesse continuato a non piacermi l’avrei abbandonata. Ma già nel secondo episodio sono iniziati ad arrivare colpi di scena che mi hanno incuriosita molto e spinta ad andare avanti. 
Ho iniziato a chiedermi perché in quella cittadina ci fossero tanti segreti e chi fossero questi Tidelanders.

Essendo solo 8 episodi la storia è molto veloce però non per questo mancano le informazioni, certo ci sono molte domande senza risposta ma dal finale intuisco che sarebbero arrivate con la seconda stagione.
È stato un finale scioccante e proprio per questo non posso accettare che la serie sia stata interrotta così, ma sono passati 3 anni e io non trovo informazioni sulla seconda stagione da nessuna parte. Se qualcuno di voi sa qualcosa fatemelo sapere nei commenti :)

È una serie ricca di colpi di scena e di rivelazioni che lo spettatore non si aspetta ma soprattutto non ci sono punti morti. Non dico che ogni istante succeda qualcosa ma non ci sono scene messe lì tanto per allungare la solfa.

Il finale mi ha lasciata sconvolta, la metà delle cose che succedono non me le aspettavo e la stagione termina con molti punti di domanda. Non sappiamo quello che succederà a Cal e suo fratello, non sappiamo quello che succederà tra i Tidelanders ma soprattutto cosa voleva ottenere Adrielle.

mercoledì 10 marzo 2021

SERIE TV RECENSIONE: Fate - The Winx Saga

 Ciao leoncini, finalmente vi parlo di Fate - the win saga. L’ho vista appena uscita però poi non ve ne ho più parlato e quindi ho deciso di rivederla prima di fare questa recensione.
Per questa serie avevo le aspettative più basse del mondo però posso dire che mi ha sorpreso in modo positivo e non me lo sarei mai aspettata.
Voi l’avete vista? Anche voi ne siete stati positivamente sorpresi?
Titolo: Fate - The Winx Saga
Genere: avventura, dramma adolescenziale, fantastico, 
Stagione: 1
Episodi: 6
Durata: 47-53 min (a episodio)
Paese: Regno Unito
Anno: 2021
Valutazione: ★★★★
Trama: Nascosta in un mistico mondo parallelo, la scuola di Alfea addestra le fate nelle arti magiche da migliaia di anni. Bloom, studentessa della scuola, è una fata diversa dalle altre: la ragazza è infatti cresciuta nel mondo degli esseri umani, e, nonostante abbia un animo gentile, dentro di sé nasconde un forte potere magico in grado di distruggere entrambi i mondi. Per gestirlo, Bloom deve controllare le proprie emozioni, ma la cosa si potrebbe rivelare complicata dovendo anche fare i conti con le questioni adolescenziali.
COMMENTO:
Quando ho iniziato questa serie sinceramente non sapevo cosa aspettarmi, ma come tutti ero molto curiosa di scoprire cosa avrebbero creato. 
Devo ammettere che all’inizio ci sono rimasta un po’ male che le Winx non ci fossero tutte e che al posto di Flora avessero messo Terra. In più degli specialisti hanno messo solo Sky e Riven, io sinceramente voglio Brandon, spero che nella seconda stagione arrivi. Però poi devo ammettere che i personaggi assenti e i piccoli cambi non mi hanno dato molto fastidio. In fin dei conti la serie è basata sul cartone nessuno ha mai detto che sarebbe stata la stessa cosa e credo sia il fatto che abbia semplicemente preso spunto dal cartone a rendere la serie ancora più interessante.

All’inizio devo ammettere che la storia è molto confusa, vengono date pochissime spiegazioni e capire ciò che sta succedendo non è facile. Ma poi poco a poco alcune cose ci vengono raccontate anche se comunque con il finale della prima stagione ci sono ancora moltissime domande senza risposta, meno male che la serie è stata rinnovata per una seconda stagione.

Il primo episodio è molto introduttivo, conosciamo i personaggi e qualcosa di Alfea. Il primo impatto quando conosciamo Stella è stato odio. Non potevo credere che fosse così odiosa, nel cartone è abbastanza superficiale ma non così odiosa, poi però piano piano la conosciamo e capiamo il suo modo di fare.
Le altre, Aisha, Bloom, Terra e Musa, mi sono state relativamente simpatiche fin dal primo istante, anche se con tutte ci sono alti e bassi dato che è una serie molto adolescenziale.
Sky mi è simpatico ma non troppo e sinceramente non capisco perché tutti siano innamorati di lui. Certo è un bel ragazzo ma neanche così bello (ma smetto di parlarne prima che mi mettiate al rogo). In più ci sono stati momenti in cui ho odiato il suo modo iper protettivo nei confronti delle ragazze, come se non sapessero proteggersi. Spero che con la seconda stagione riesca a cambiare atteggiamento soprattutto perché Bloom è una persona che non vuole essere protetta ma vuole qualcuno che la appoggi.

Mi è dispiaciuto il fatto che ci siano solo 6 episodi perché secondo me la vera storia inizia al 3° episodio mentre i primi due ci servono un po’ per ambientarci e capire qualcosa. Il finale sinceramente mi ha lasciata scioccata, spero che esca presto la seconda stagione perché devo assolutamente scoprire cosa succederà. Non mi possono lasciare con questi dubbi.

mercoledì 10 febbraio 2021

SERIE TV RECENSIONE: L’Alienista (Stagione 1 e 2)

Ciao leoncini, finalmente dopo aver visto questa serie mesi fa sono riuscita a scrivere la recensione.
Questa settimana volevo parlarvi di Fate, ma non trovo le parole giuste mentre finalmente le ho trovato per parlarvi di questa serie davvero stupenda. Se ancora non avete visto The Alienist vi consiglio di farlo perché merita tantissimo. Io non pensavo ami sarei mai innamorata di questa serie ma mi ha molto sorpreso e sì alla fine me ne sono innamorata.
Dopo averla vista ho anche scoperto che le due stagioni sono tratte da due romanzi. Spero di riuscire a recuperarli presto per poterli leggere perché sono molto curiosa.

Titolo: L'alienista
Genere: drammatico, poliziesco
Stagione: 2
Episodi: 18
Durata: 42-53 min (episodio)
Anno: 2018-2020
Paese: Stati Uniti d’America
Valutazione: ★★★★,5
Trama: Nel 1896 la città di New York è vittima di brutali omicidi. Quando il corpo di un ragazzo che si prostituiva viene trovato orrendamente mutilato e abbandonato vicino al ponte di Williamsburg, ancora in costruzione, il neoeletto commissario di polizia Theodore Roosevelt chiama l'analista e dottore Laszlo Kreizler e l'illustratore John Moore, suo amico di lunga data, per indagare nella massima segretezza. A loro si aggiunge Sara Howard, la testarda segretaria del commissario, decisa a diventare la prima detective donna della città. Il gruppo si ritroverà ad avere a che fare con gangster e poliziotti corrotti, cercando di entrare nella mente del serial killer e creare un profilo psicologico di un assassino basandosi sui dettagli dei suoi delitti. Tutto questo contornato dall'ideologia e dalla società dell'epoca, in una New York in pieno sviluppo industriale, ma comunque condizionata da idee raccapriccianti sulla psicologia umana e soprattutto in continuo scontro tra quello che è peccato e malato pensare e quello che è buono e giusto.

COMMENTO:
Ho iniziato a vedere questa non sapendo bene cosa vedere, ma avevo sentito molto parlarne bene e in più era da poco uscita la seconda stagione quindi non potevo non vederla.
È una serie che tratta i primi passi della criminologia, campo che mi affascina molto, anche perché ho due coinquiline che la studiano, e anche perché ho sempre amato i polizieschi.

La prima stagione inizia in modo un po’ inquietante e crudo e mantiene questa crudezza per tutto il tempo. Questo è un particolare che mi ha colpito molto perché anche se da una parte un po’ potrebbe “molestare” dall’altro attrae lo spettatore, lo incuriosisce per far sì che voglia saperne di più.
Ma ciò che incuriosisce di più sono i protagonisti di questa serie. Uno è il dottor Laszlo Kreizler, l’Alienista, che studia in un modo un po’ ossessivo la mente criminale per poterne tracciare dei patroni e così arrivare a darne un profilo psicologico. Poi troviamo John Moore illustratore del New York Times; partecipa alle indagini soprattutto per fare un favore al suo amico, il dottore. Infine incontriamo Sara Howard la segretaria del commissario ma che sogna diventare la prima donna detective; ha tenacia è determinata e non si ferma davanti a nulla, per lei la sua carriera viene prima di qualunque cosa.
Sono un trio un po’ strano ma che a modo suo funziona e riescono ad indagare bene anche grazie all’aiuto di due fratelli ebrei, Marcus e Lucius Isaacson, i quali aiutano nelle questioni di medicina legale.

La prima stagione parla di un caso mentre nella seconda stagione si parla di un altro caso.
Però anche se si tratta di due casi diversi lo stile rimane quello. La storia è misteriosa e un po’ inquietante ma poi i fatti iniziano a prendere forma mano a mano che i nostri tre protagonisti indagano. Però più indagano più le vicende si fanno intrigate e in alcuni casi pericolose, ciò fa sì che la serie sia ricca di suspense e troviamo anche un tocco di ansia.

In entrambe le stagioni i finali mi hanno lasciata a bocca aperta.
Possiamo dire che i finali siano la conclusione scioccante di una serie la quale ad ogni episodio lascia lo spettatore senza parole e senza fiato perché è un susseguirsi di momenti sconvolgenti e ricchi di suspense.

mercoledì 16 dicembre 2020

SERIE TV RECENSIONE: Barbari

Ciao a tutti leoncini, meno male che ho scritto questo post prima perché sinceramente oggi è una giornata impegnativa. Stamattina alle 11 inizia il mio viaggio e se tutto va bene per le 20 sarò a casa con la mia famiglia. Voi riuscite a passare le feste in famiglia? 
Parlando di serie tv, avete visto questa serie? È una serie Netflix uscita a fine ottobre. L’ho vista qualche tempo fa ma non ho avito l’occasione di parlarvene.

Titolo: Barbari
Genere: Storico, drammatico
Stagione: 1
Episodi: 6
Durata: 41-51 min (a episodio)
Paese: Germania
Anno: 2020
Valutazione: ★★★
Trama: 9 d.C., i romani, guidati dal generale Varo, chiedono incessantemente tributi ai barbari, divisi in varie tribù in discordia tra loro.
Fra i soldati imperiali, milita Arminio, il quale tempo prima era il figlio del reik di una delle tribù germaniche, poi preso come ostaggio e cresciuto dallo stesso Varo come un figlio. Ritornato nella sua terra natia, Arminio dovrà affrontare non solo i compagni d'infanzia come Thusnelda e Folkwin, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale, ma dovrà anche accettare le sue vere radici germaniche. 
Arminio, diventato conscio di poter diventare il re delle tribù di tutti i germani, sposando Thusnelda, guerriera e finta profetessa che forma un collante tra le varie tribù, affronterà i soldati imperiali nella celebre battaglia di Teutoburgo.

COMMENTO:
Ho scoperto questa serie per caso e devo dire che mi è piaciuta, anche se mi aspettavo qualcosa di più. Ci sarà una seconda stagione, da quello che ho capito, e quindi capisco che sia introduttiva, anche se c’è molta azione però allo stesso tempo l’ho trovata lenta.

All’inizio odiavo il personaggio di Arminio, mentre ero dalla parte di Thusnelda e Folkwin. Poi più la storia andava avanti più capivo il modo di fare di Arminio mentre odiavo Thusnelda. Folkwin è l’unico che mi è sempre rimasto simpatico anche se ci sono stati momenti in cui l’avrei preso schiaffi per le sue stupidaggini.

La storia è molto interessante perché viene raccontata da parte dei barbari e racconta come vedevano l’invasione romana. Per me la storia è sempre stata raccontata dai romani, quindi ho sempre sentito parlare dei barbari come persone inferiori. Alla fine si sa che la storia viene narrata sempre dai vincitori e non dai vinti. La serie è un racconto fittizio quindi il fatto che ci si lamenti sulle deviazioni storiche mi sembra un po’ assurdo. Non mi sembra che nessuno abbia mai detto che questa è la vera storia dell’occupazione della Germania da parte dell’impero Romano. Quindi non capisco cosa ci si lamenti a fare. Non mi sembra che tutte le serie storiche siano precise al 100% sui fatti raccontati.

Il finale mi è piaciuto, anche se non mi ha convinto del tutto forse perché avevo iniziato ad apprezzare Arminio ma dopo la battaglia la sua sete di potere cresce troppo e questo non mi piace. Thusnelda si capisce dopo poco che è assetata di potere, è stato questo a farmi cambiare idea su di lei.
L’unico, dei tre protagonisti, a non essere accecato dal potere è Folkwin. Lui vuole unire le varie tribù solo per sconfiggere i romani, non per governarle.
Spero esca presto la seconda stagione per scoprire come continuerà la serie, anche se devo ammettere di avere qualche dubbio. Ho paura che si perdano troppo e che diventi una serie assurda.

Ho adorato i paesaggi e il modo in cui sono state introdotte le tradizioni germaniche. Ho odiato però il fatto che i romani, anche se è giusto perché tra germani e romani non si parlava la stessa lingua, parlassero latino. Questo ha portato a rallentare un po’ la serie. Come ho detto però è una cosa giusta, anche perché i romani parlavano davvero latino, anche se nella serie alcune volte era un po’ forzato da parte degli attori, e i germani parlavano la loro lingua, che non so quale fosse sinceramente.
Vedremo cosa succederà nella prossima stagione.

mercoledì 2 dicembre 2020

SERIE TV RECENSIONE: Qualcuno deve morire

  Ciao leoncini, finalmente torno a parlarvi di serie tv e film.
Quali sono le serie tv o i film che vi stanno facendo compagnia in questo periodo?
Io non ho ancora iniziato con i film di natale ma credo che inizierò questo weekend, ne avete qualcuno da consigliarmi? Amo soprattutto quelli d’animazione.

Ma parliamo invece di questa miniserie di Netflix, voi l’avete vista? Io devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di diverso. Già vi dico che non mi ha convinta per nulla.

Titolo: Qualcuno deve morire (Originale: Alguien tiene que morir)
Genere: Thriller
Stagioni: 1
Episodi: 3
Durata: 149 min in tutto
Paese: Spagna, Messico
Anno: 2020
Valutazione: ★,5
Trama: Ci troviamo nella Spagna degli anni Cinquanta, pienamente immersi nel clima di oppressione e rigore del regime franchista. La narrazione ha inizio con il ritorno in patria di Gabino (Alejandro Speitzer), giovane rampollo della famiglia Falcón. Dopo dieci anni trascorsi in territorio messicano, infatti, il ragazzo viene richiamato in Spagna dai genitori Mina e Gregorio, determinati a imporgli un matrimonio combinato con Cayetana Almansa (Ester Expósito ), figlia di un partner d'affari del padre. Gabino, però, sorprende tutti, tornando a casa accompagnato da Lazaro (Isaac Hernández), un ballerino di danza classica con il quale ha già progettato di compiere un viaggio itinerante per l'Europa. La presenza inaspettata del giovane alimenta immediatamente i dubbi in casa Falcón riguardo alla vera natura di questa amicizia, sconvolgendo gli equilibri di una famiglia ossessionata dalla salvaguardia delle apparenze. Dal canto suo, Gabino non fa nulla per nascondere il suo rapporto con Lazaro, attirando su di sé le malelingue e le ostilità di una società estremamente conservatrice. Ciò che il giovane non sa è che il suo comportamento innescherà una catena di drammatici eventi che coinvolgeranno tutte le persone attorno a lui.
COMMENTO:
Quando ho iniziato la serie mi aspettavo qualcosa di diverso, anche perché stiamo parlando di una serie Thriller. Invece ho trovato una serie che si incentra più nelle riprese e nell’ambientazione che nel contenuto. 
Contando che sono tre episodi mi è sembrato un po’ assurdo che il primo episodio si incentri tanto nel raccontarci il contesto e l’ambientazione.

Sono solo tre episodi ma mi è comunque sembrato che questa serie durasse un’eternità, e non è un complimento. La storia è lenta ed anche abbastanza prevedibile.
Il finale, forse, è stata l’unica cos che mi ha lasciato sorpresa perché non mi aspettavo di certo quello che è successo, però allo stesso tempo, come si può intuire dal titolo, sapevo che qualcuno sarebbe morto.

L’ambientazione nell’epoca franchista è molto reale. Il regista è molto attento con i dettagli, infatti ci sono locandine sui muri che inneggiano il regime ma soprattutto mi hanno colpita i costumi dei personaggi, sono spettacolari. 
Forse però il regista si è incentrato troppo in questi dettagli e ha tralasciato un po troppo la storia, perché sinceramente per me il fatto che venga definito thriller mi sembra un po’ troppo.

Anche i personaggi non mi hanno convinto del tutto, perché non conosciamo veramente nessuno. Ma non solo i personaggi non mi hanno convinto, nemmeno gli attori sono stati all’altezza, ovviamente a mio parere. 
Ho scoperto questa serie perché ho visto che una delle attrici era Ester Expósito, che mi è piaciuta molto in Élite. Qui però non mi ha convinta e per di più mi ha ricordato molto Carla in Élite. Il carattere, il modo di fare mi sono sembrati gli stessi e questo non mi è piaciuto per nulla.
Due attori che ho proprio detestato sono stati Alejandro Speitzer, Gabino e Isaac Hernández, Lazaro. Non mi è piaciuto per niente il loro modo di recitare, ed essendo i protagonisti, o comunque personaggi fondamentali in questa storia, mi ha reso ancora più noiosa la visione di questa serie.

mercoledì 14 ottobre 2020

SERIE TV RECENSIONE: Euphoria

Ciao a tutti leoncini, come state?
Io in questi giorni sono abbastanza presa dalle lezioni quindi le mie letture stanno andando un po’ a rilento. 
Settimana scorsa io e le mie coinquiline abbiamo visto questa serie, di cui avevo sentito parlare ma che non mi aveva mai ispirato molto. Si può dire che mi abbiamo un po’ costretta a vederla, però non mi è dispiaciuta affatto. L’avete vista? Avete qualche serie da consigliarmi?

Titolo: Euphoria 
Genere: dramma adolescenziale, grottesco
Stagione:
Episodi: 8
Durata: 54-62 min (a episodio)
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2019
Valutazione: ★★★
Trama: Euphoria racconta le vicende di un gruppo di liceali alle prime armi con droghe, sesso, identità, traumi, amore e amicizia

COMMENTO:
Come potete notare dalla trama non si deduce molto, solo che si parla di un gruppo di liceali e della loro vita.
La protagonista è Rue, una tossica che ha iniziato a drogarsi da piccola a causa di vari problemi. Ma non si parla solo di lei si parla anche di altre persone con cui lei entra in contatto. Ad esempio si parla di Jules, di Maddy, di Nate e di varie persone di quella cittadina.

È una serie che fa riflettere molto, perché mostra come esteriormente tutti siano perfetti o almeno ci provano ma in realtà tutti nascondono grandi segreti.
Ad esempio Kate che inizia a nascondersi dietro ad un’armatura, il suo look e la sua forza esteriore, per non far notare quanto sia fragile.

Se però da una parte mi è piaciuta molto perché riesce a mostrare molto bene tutti i problemi che possono avere i ragazzi ma soprattutto come tutti cercano di nascondere i loro segreti per sembrare “normali”. Che poi esattamente cosa vuol dire essere normali? Lo si dice sempre ma io sono anni che penso che la normalità sia molto sopravvalutata.
Mostra anche come i ragazzi si sentano vuoti e sono in una continua ricerca di felicità. Rappresenta molto bene la società di oggi, con tutti i suoi problemi e tutti i suoi scudi e muri.

Dall’altra parte non mi ha convinto del tutto perché l’ho trovata un po’ lenta ma allo stesso tempo ci sono molti personaggi e molti avvenimenti che si intrecciano in poco tempo.
Ma quello che soprattutto mi è piaciuto di meno è stato il finale. Jules che nei primi episodi adoravo, alla fine non la sopportavo. Per concludere poi hanno fatto finire la stagione in una specie di musical, cosa che mi è sembrata molto strana.

mercoledì 9 settembre 2020

SERIE TV RECENSIONE: Cursed

Ciao leoncini, finalmente torno con la rubrica del mercoledì e oggi vi parlo di Cursed.
É una serie originale di Netflix che è uscita a luglio, la volevo vedere subito ma non ce l’ho fatta e l’ho recuperata solo ora. Voi l’avete vista? Avete qualche serie tv da consigliarmi? 
Ultimamente non so cosa guardare, forse perché voglio vedere molte cose ma poi non so scegliere, quindi ditemi una serie/film di cui vorreste la recensione o sapere la mia opinione. Ho l’abbonamento a queste piattaforme: Netflix, Amazon Prime e Disney+ 😊

Titolo: Cursed
Genere: fantasy, drammatico, avventura, azione
Stagione:
Episodi: 10
Durata: 48-60 min (episodio)
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2020
Valutazione: ★★★,5
Trama: Cresciuta in un villaggio di druidi, Nimue è considerata “maledetta” dai suoi coetanei (tutti tranne l’amica Pym) perché ha il potere di risvegliare le forze della natura. Quando il villaggio viene incendiato dai Paladini Rossi, monaci il cui scopo è cancellare ogni forma di magia dalla faccia della terra, Nimue riesce a scappare. La madre, prima di morire, le affida una missione: consegnare una potente spada al mago Merlino.
Premessa: Scrivendo per Deadline, Nellie Andreeva descrive Cursed come «una rivisitazione della leggenda arturiana, raccontata attraverso gli occhi di Nimue, una giovane eroina con un dono misterioso destinata a diventare la potente (e tragica) Signora del Lago. Dopo la morte di sua madre, trova un partner inaspettato in Artù, un giovane mercenario, nel tentativo di trovare Merlino e consegnare un'antica spada. Nel corso del suo viaggio, Nimue diventerà un simbolo di coraggio e ribellione contro i terrificanti Paladini Rossi e il loro complice Re Uther». Sempre nel medesimo articolo, Andreeva definisce la serie «una storia di formazione i cui temi sono propri della nostra epoca: la distruzione della natura, il terrorismo religioso, le guerre insensate e il coraggio di andare oltre l'impossibile».
COMMENTO:
Prima di vedere questa serie ne avevo già sentito parlare moltissimo ancora prima che uscisse. Normalmente non sono una persona che si informa molto perché vado molto ad istinto quindi avevo visto solo il trailer. Avevo quindi capito che fosse una serie che parlava del mondo arturiano ma che non parlava della classica storia ma si incentrava su un’altra persona, Nimue.
Il trailer mi aveva colpito moltissimo quindi non vedevo l’ora di vederla e devo dire che non mi ha delusa ma nemmeno mi ha colpita come mi aspettavo.

La serie è composta da 10 episodi e devo dire che, anche se fin da subito troviamo molta azione, ho trovato i primi capitoli un po’ lenti. La storia assorbe fin da subito perché si vuole capire cosa stia esattamente succedendo ma soprattutto chi siano e cosa vogliono i vari personaggi.
Ad esempio Artù non è il classico personaggio conosciuto in altre storie, anche Merlino è completamente diverso.
Nimue è un personaggio che mi è piaciuto molto anche se verso la fine ho iniziato ad odiarla un po’ per il suo modo di fare. Quello che però mi è piaciuto di lei dall’inizio alla fine è il suo modo di cercare in tutti i modi di salvare il suo popolo anche se questo significa sacrificarsi.

Spero che la seconda stagione esca presto perché voglio sapere cosa succederà dato che il finale era stato molto sconvolgente.
Un’altra cosa che mi ha sconvolta moltissimo è stato scoprire chi fosse il monaco piangente. Prima cosa non avevo capito che fosse cattivo e ci sono rimasta male solo per il semplice fatto che adoro Daniel Sharman; seconda cosa la rivelazione verso la fine e poi la rivelazione finale mi hanno davvero sorpresa, non me lo sarei mai aspettata. Questo è un motivo in più per voler vedere la seconda stagione 😃

mercoledì 22 luglio 2020

SERIE TV RECENSIONE: La verità sul caso Harry Quebert

Ciao a tutti come state?
Settimana scorsa ho visto questa serie, tratta dall’omonimo romanzo di Joël Dicker. Ho deciso di vederla perché ne ho sentito parlare moltissimo e soprattutto bene, voi l’avete visto?

Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Genere: giallo, thriller, drammatico
Episodi: 10
Durata: 478 min (totale)
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2019
Valutazione: ★★★
Trama: Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
COMMENTO:
Come ho detto ho iniziato a vedere questa miniserie perché ne ho sentito parlare moltissimo ma anche perché volevo capire se Joel Dicker potesse essere un autore di mio interesse.
Dopo questa serie credo di aver capito che i suoi libri non rientreranno nelle mie letture.
I primi 6 episodi sono stati molto lenti, ho anche quasi pensato di abbandonare la serie ma mancava poco quindi ho deciso di andare avanti e ne sono felice perché gli ultimi episodi sono quelli che mi sono piaciuti di più.

Mi è piaciuto molto il modo in cui si comportato Marcus, perché anche se con dei dubbi sull’innocenza di Harry, cerca comunque tutte le prove per scagionarlo. Certo non è sempre stato perfetto, anzi… in alcuni momenti fa congetture troppo in fretta accusando le persone sbagliate.
Mi è piaciuto molto anche il personaggio del sergente Perry Gahalowood. All’inizio l’ho odiato perché lo ritenevo il classico poliziotto spocchioso, ma poi ho cambiato idea perché inizia a capire che nel caso c’è qualcosa che non va e quindi si fa aiutare da Marcus.
Un personaggio che ho odiato è Harry Quebert, quando viene arrestato cerca in tutti i modi di farsi aiutare da Marcus per essere scagionato ma si capisce che nasconde qualcosa e sono proprio quelle informazioni quelle che servirebbero per risolvere il caso ma che potrebbero distruggere lui.

Come ho detto gli ultimi 4 episodi sono stati i migliori, perché sono quelli con più colpi di scena. È un continuo sconvolgimento delle indagini perché dopo aver creduto di aver trovato l’assassino le indagini vengono stravolte completamente. La risoluzione del caso mi ha lasciata davvero senza parole perché non me lo aspettavo. E devo dire che le 3 stelle sono soprattutto per questi ultimi episodi, perché l’inizio l’ho trovato davvero lento.

mercoledì 29 aprile 2020

SERIE TV RECENSIONE: Designated Survivor (1ª-3ª stagione)

Ciao a tutti, come va?
Io tutto bene anche se non vedo l’ora del 2 maggio quando qui in Spagna si potrà almeno uscire a fare una passeggiata o sport, ma visto che non sono una sportiva accetto la passeggiata ahaha.
In Italia non ho ben capito quando si potrà uscire, perché anche se alcune notizie arrivano sono ovviamente più incentrate nella situazione della Spagna.
Comunque in questi giorni ho finalmente finito di vedere questa serie, voi l’avete vista?


Titolo: Designated Survivor
Genere: thriller, drammatico, azione
Stagioni: 3
Episodi: 53
Durata: 45 min (episodio)
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2016-2019
Valutazione: 3/5
Trama: Nella notte del discorso sullo stato dell'Unione, un'esplosione distrugge il Campidoglio degli Stati Uniti, uccidendo il Presidente e tutti coloro che sono in linea di successione, ad eccezione del segretario della Casa e dello Sviluppo UrbanoThomas Kirkman, nominato sopravvissuto designato. Secondo la consuetudine nata durante la guerra fredda di tenere al sicuro almeno uno dei componenti della linea di successione presidenziale quando tutte le principali autorità si riuniscono in uno stesso luogo. Kirkman stava seguendo il discorso con la moglie Alex davanti il televisore quando viene portato di fretta alla Casa Bianca poco dopo l'attacco per assumere le funzione di Presidente. Kirkman giura immediatamente come presidente, inconsapevole che l'attacco è solo l'inizio di ciò che verrà.
L'agente dell'FBI Hannah Wells avvia le prime indagini sul luogo dell'attacco, mentre Kirkman è chiamato a gestire lo schieramento di navi da guerra iraniane nello stretto di Hormuz e il redattore di discorsi Seth Wright prepara le parole che il nuovo Presidente dovrà rivolgere alla Nazione.
COMMMENTO:
Ho iniziato a vedere questa serie quando è uscita nel 2016, e devo ammettere che me ne ero innamorata.
Mi piaceva moltissimo il fatto che un politico che non si era mai ritenuto tale diventi presidente in uno dei momenti peggiori della storia americana, ma soprattutto mi piacevano i personaggi e il loro modo di essere.
Thomas Kirkman cerca, omettendo alcuni errori, di essere sempre abbastanza trasparente con il popolo dicendo che anche lui ha sempre odiato i politici bugiardi. Ma poi con l’andare avanti delle stagioni si vede come piano piano inizia ad avere una mentalità più da politico e la dimostrazione l’abbiamo nel finale, dove tutto il rispetto che avevo per lui è scomparso completamente. Bisogna anche dire che però un po’ si sente in colpa, ciò non significa che questo lo renda meno colpevole per ciò che ha fatto, o meglio ciò che non ha fatto.
Tre personaggi che mi sono sempre piaciuti sono Emily, Seth e Hannah.
Seth mi piace perché riesce sempre a tirare su il morale a tutti ma soprattutto anche se i suoi doveri diventato sempre più importanti non si lascia abbattere ma soprattutto c’è sempre per i suoi amici.
Emily  riesce a rimanere fedele fino alla fine ai suoi principi, anche se questo le costa molto perché la porta a trovarsi in disaccordo con Kirkman, soprattutto nell’ultima stagione. il fatto che sia fedele ai suoi principi non significa che non commette errori ma dopo averli commessi cerca di rimediare.
Infine c’è Hannah lei mi piace perché è una donna dura che non si arrende davanti a nulla. Da quando  inizia la sua indagine non si arrende mai, nemmeno quando si mette contro i suoi capi e rischia di perdere il lavoro. L’ho amata dalla prima alla terza stagione.

La terza stagione è stata la stagione più deludente perché qui si parla delle elezioni e ci sono i cambiamenti più grandi di Kirkman, da buona persona a politico. Ma soprattutto in questa stagione vengono inseriti molti personaggi che a mio parere sono messi un po’ lì per allungare la storia. Con questi personaggi in più questa stagione mi ha ricordato un po’ una soap opera.
So che dopo questa stagione non ce ne sarà un altra ma sinceramente non saprei nemmeno se avrei visto una 4ª stagione dato il flop della 3ª.

mercoledì 15 aprile 2020

SERIE TV RECENSIONE: Unorthodox

Ciao a tutti come state?
Avete sentito parlare di questa nuova serie su Netflix?
La storia è molto bella e toccante anche se un po’ lenta. 
Voi l’avete vista?


Titolo: Unorthodox
Genere: drammatico
Stagione: 1
Episodi: 4
Durata: 53-55 min
Paese: Germania
Anno: 2020
Valutazione: 3,5/5
Trama: La diciannovenne Esty è una ragazza di fede ultra-ortodossa chassidica che vive nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn, dove è costretta a seguire le rigide regole della comunità. Esty, come tutte le donne della comunità, non può leggere la Torah, cantare o studiare musica, è destinata solo a concepire figli. Dopo un anno di matrimonio combinato decide di scappare a Berlino e rifarsi una nuova vita. Con pochi soldi e con l'aiuto di un'amica, vola in Europa dove vive la madre, anche lei scappata anni prima dalla comunità. Suo marito Yanky, dopo aver scoperto che la moglie è incinta, si reca a Berlino con suo cugino, per ordine del loro rabbino, per cercare di trovarla e riportarla a casa.

COMMENTO:
Questa è una storia vera che parla di Esty, una ragazza nata in una comunità con regole molto ferree, sopratutto per le donne.
Esty è una ragazzina molto introversa considerata diversa a causa della madre, e quando decide di scappare il paragone con la madre è palese. Lei è scappata ma non è assolutamente colpa del marito perché gli uomini non posso fare nulla di male.

Questa serie mostra molto bene i momenti della fuga e il suo arrivo in Germania, ma mostra anche il prima, quando si è sposata e l’anno di matrimonio con Yanky.
Descrive molto bene il modo in cui si vive in questa comunità ma soprattutto quello che più mi ha sconvolto è il fatto che di Esty alla comunità non importa nulla ma quando scoprono che è scappata perché incinta allora li mandano sulle sue tracce.
Mi ha commosso molto il fatto che in una città come Berlino grazie alla musica Esty sia riuscita a trovare amici e un modo per fuggire definitivamente.

Quello che non mi ha convinto è il fatto che sia una miniserie e non un film. Molto probabilmente mi sarei lamentata anche del film che sarebbe stato troppo lungo, ma ho trovato un po’ inutile fare una miniserie perché la storia è diventata troppo lenta.
Pur di riempire 4 episodi hanno dovuto allungare la storia con molti piccoli dettagli, alcuni dei quali a mio parere inutili e messi lì per allungare l’episodio.
Ci sono stati alcuni momenti mentre stavo guardando che mi annoiavo e avevo quasi voglia di cambiare serie perché non ne potevo più. Ho deciso di finirlo perché volevo sapere e devo ammettere che la storia è interessante ma soprattutto fa riflettere.

mercoledì 8 aprile 2020

SERIE TV RECENSIONE: Treadstone

Ciao a tutti, come state?
Io ormai credo di aver trovato un equilibrio in questa quarantena, o almeno lo spero. Ovviamente ho alcuni momenti di pazzia ma grazie allo yoga e alla meditazione sto riuscendo ad equilibrare la mia giornata.
Voi siete riuscite a trovare un equilibrio? Ma soprattutto state approfittando di questo periodo per leggere più del solito?


Titolo: Treadstone
Genere: drammatico, azione
Stagione:
Episodi: 10
Anno: 2019
Paese: Stati Uniti d'America
Valutazione: 3,5/5

Trama: Treadstone esplora la storia delle origini e le azioni attuali di un programma fittizio di operazioni segrete della CIA conosciuto come Operazione Treadstone; un programma segreto che utilizza un protocollo di modifica del comportamento per trasformare le reclute in assassini quasi sovrumani. La serie segue gli agenti dormienti in tutto il mondo mentre vengono misteriosamente "svegliati" per riprendere le loro missioni mortali. Il programma scompone le personalità di questi assassini, cancella i loro ricordi ed elimina il loro codice morale in modo che possano effettivamente uccidere obiettivi in tutto il mondo.
La serie esplora l'eredità di Treadstone e inizia con un incidente avvenuto a Berlino Est nel 1973. Si tratta di John Randolph Bentley, uno degli agenti del programma, che sfugge ai suoi rapitori sovietici.La storia poi si spinge fino ai giorni nostri, seguendo un gruppo di risorse che vengono "attivate" con la forza o risvegliate dopo un momento di forte tensione.
COMMENTO:
Mi è sempre piaciuta la saga di film di Jason Bourne, quindi quando ho sentito parlare di questa serie non potevo non vederla.
La serie è molto interessante perché parla del programma Treadstone sia nel periodo in cui è iniziato, cioè durante la guerra fredda, sia nel presente quando gli agenti vengono risvegliati anche se nessuno sa da chi e per quale motivo.

La serie nel suo complesso mi è piaciuta. C’è molta azione e anche molti colpi di scena il problema è che parlando di vari personaggi contemporaneamente, tutti con storie molto diverse, non conosciamo nessuno e non si capisce molto dove la storia voglia arrivare.
Quando si arriva alla fine della stagione non si ha nessuna risposta e non si sa nemmeno dove la storia voglia arrivare. So però che anche se la serie non mi ha convinto del tutto in un certo modo è riuscita a coinvolgermi e se o quando uscirà la seconda stagione sicuramente la guarderò per cercare di capire un po’ meglio.
In più anche se non mi sono affezionata davvero a nessun personaggio, ho odiato davvero alcuni di loro.

sabato 28 marzo 2020

SERIE TV RECENSIONE: Altered Carbon 2ª stagione

Ciao a tutti e buon sabato, come state?
Avendo molto temo per vedere film e serie tv, ho deciso che ci saranno due giorni in cui pubblicherò recensioni. Cercherò di fare un film e una serie tv, anche se ultimamente ho voglia di vedere più film che serie tv. 
Mi potete consigliare qualche bel film?


Titolo: Altered Carbon
Genere: dispotico, fantascienza, thriller
Stagione: 2ª stagione
Episodi: 8
Durata: 45-56 min (a episodio)
Anno: 2020
Paese: Stati Uniti d’America
Valutazione: 4/5
Trama: Tratta dal romanzo cyberpunk Bay City (Altered Carbon) di Richard K. Morgan, la serie è ambientata nel 2384, anno in cui l’identità umana può essere codificata come I.D.U. (Immagazzinamento Digitale Umano) e caricata su supporto detto “pila corticale”, a sua volta inserito chirurgicamente nella colonna vertebrale, e trasferito da un corpo all’altro. Ciò permette agli esseri umani di sopravvivere mantenendo intatti i ricordi. Tuttavia, la tecnologia è molto costosa e non alla portata di tutti.

Kovacs, unico sopravvissuto di un’élite interstellare di guerrieri, continua la sua ricerca dell’amata Quellcrist Falconer, fino a quando viene chiamato per un lavoro su Harlan’S World, il pianeta su cui è nato. Con la speranza di poter trovare Quellcrist, Kovacs si trova invece a indagare su una serie di terribili omicidi, che scoprirà legati con la scomparsa della sua donna. Aiutato dall’Intelligenza Artificiale Poe, durante la sua missione Kovacs si farà diversi amici ma anche dei nemici, arrivando a scoprire qualcosa di sconvolgente su Quellcrist.
COMMENTO:
Mentre la prima stagione mi era piaciuta ma non mi aveva convinta per il fatto che era difficile da capire essendo la stagione introduttiva, questa seconda stagione è stata stupefacente.
Con questa stagione molte delle domande nate nella prima trovano finalmente delle risposte.
Riusciamo a conoscere meglio il mondo di questa serie e capiamo che è molto più contorto e malvagio di quanto avessi potuto vedere all’inizio. In questa stagione capiamo che tutti hanno segreti, alcuni sono innocui ma la maggior parte di essi potrebbero portare alla distruzione del mondo che conoscono. Ogni minuto che passa notiamo come le persone che dovrebbero dare l’esempio, non rispettano la maggior parte delle loro stesse regole, anzi cercano un modo di aggirarle.

Questa stagione tiene con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Non si sa mai quando ci poterebbe essere una svolta nella storia e questo orta lo spettatore a essere molto concentrato sulla storia. Che per di più ha momenti molto strazianti, come quando Poe ha problemi di memoria.
Credo che senza Poe la storia sarebbe stata completamente diversa, non ci sarebbero stati i momenti “spensierati” senza di lui. In più, con molta probabilità, Kovacs sarebbe una persona più fredda e più difficile da accettare.

Gli ultimi episodi sono a mio parere quelli che danno la svolta alla stagione e che mettono le basi per la stagione seguente.
In questi episodi troviamo la risposta di quello che sta accadendo. La spiegazione non è affatto ovvia, anzi... non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.
Il finale è la parte più straziante ma anche la parte che da più speranza di tutto. C’è stato un momento in cui mi stava vendendo da piangere, ma grazie a Poe tutto può cambiare.
Non vedo l’ora di vedere la terza stagione e scoprire cosa succederà ai nostri protagonisti.

mercoledì 18 marzo 2020

SERIE TV RECENSIONE: Hunters

Buon mercoledì, eccomi con la recensione di Hunters. Voi l’avete vista?
Se la risposta è no, vi dico che in questo periodo questa serie vi terrà compagnia e vi lascerà a bocca aperta, ma soprattutto vi porterà a riflettere.
In più ho deciso che più tardi vi farò una lista con alcune serie e film (su Netflix e Prime) che vi consiglio in questa quarantena, potrete commentare per dire quali sono le vostre così da creare una lista per tutti ;)


Titolo: Hunters
Genere: drammatico, thriller
Stagione: 1
Episodi: 10
Durata: 57-90 min 
Anno: 2020
Paese: Stati Uniti d'America
Valutazione: 4,5/5
Trama: Ambientato nella New York del 1977, Hunters racconta di un eterogeneo gruppo di cacciatori di nazisti. I Cacciatori (The Hunters), hanno scoperto che centinaia di ufficiali nazisti di alto rango si nascondono tra le persone comuni, cospirando per creare il quarto Reich negli Stati Uniti. L'eclettico team, guidato da Meyer Offerman, si avventura in una sanguinosa ricerca per assicurare i nazisti alla giustizia e ostacolare il loro nuovo piano genocida.
COMMENTO:
Ho iniziato a vedere questa serie incuriosito per la pubblicità che ne hanno fatto, e non me ne sono affatto pentita. É una serie che tratta un tema forte come quello del genocidio degli ebrei, ma ancora più importante la vita che hanno avuto dopo aver vissuto quell’inferno.
Alcune scene che rappresentano le barbarie che hanno subito gli ebrei nei centri non sono vere ma comunque colpiscono lo spettatore per la cattiveria con cui venivano realizzate. Ci sono momenti in cui alcuni nazisti si cercano di giustificare dicendo che non era colpa loro, ma anche seguendo gli ordini ci sono limiti che non si possono superare perché una volta fatto non ci sono scuse che reggano.
Durante tutta la visione della serie mi sono chiesta come gli americani dopo aver visto ciò che avevano fatto hanno potuto dare asilo ad alcuni nazisti per migliorare il loro paese e vincere la competizione con la Russia. Per questo spero che sia esistito davvero un gruppo come gli Hunters, perché, anche se solitamente non sono d’accordo nel farsi giustizia da soli, in questo caso sì. Come si può permettere a dei mostri di vivere esattamente nello stesso Paese, magari anche come vicini, delle loro vittime, questa non è giustizia.

Tornando alla serie, devo dire che è fatta molto bene. Tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo.
All’inizio ho odiato un po’ Jonah per il suo comportamento però poi pensandoci io non avrei proprio saputo come reagire a una situazione del genere.
Le ultime due puntate sono state per me la svolta della serie, ciò fa intuire che nella seconda stagione ci sarà una grande svolta con un grande colpo di scena, forse più grande di quello che conclude la serie.

mercoledì 11 marzo 2020

SERIE TV RECENSIONE: October faction

Ciao a tutti e buon mercoledì.
Oggi ho avuto un esame, dato che per ora a Murcia tutto continua normalmente. Anche se però c’è normalità io sono un po’ giù dato che al 99% per Pasqua non potrò tornare a casa e questo significherà non vedere la mia famiglia e i miei amici fino a luglio :(
La sicurezza però viene prima di tutto, quindi anche se con dispiacere rimarrò qui e per la prima volta in 23 anni passerò la Pasqua senza la famiglia.
Ma parliamo di cose più felici come questa serie tv, voi l’avete vista? Se la risposta è no cosa state aspettando? Già che bisogna rimanere a casa guardatevela perché a mio parere merita 😉


Titolo: October Faction
Genere: horror, dramma, sovrannaturale
Stagione: 1
Episodi: 10
Durata: 39-49 min (a episodio)
Anno: 2020
Paese: Stati Uniti
Valutazione: 4/5
Trama: Nella serie la fazione di ottobre segue la storia dei “cacciatori di mostri giramondo Fred e Deloris Allen che, dopo la morte del padre di Fred, tornano nella loro città natale nello stato di New York con i loro figli adolescenti Geoff e Viv. Mentre la famiglia si adatta, Fred e Deloris devono nascondere i loro identità come membri di un’organizzazione segreta, e scoprono rapidamente che la loro nuova città non è idilliaca come sembra.
COMMENTO:
Ho iniziato a guardare questa serie un po’ per noia, dato che non sapevo cosa guardare. Devo dire, però, che sono felice perché non è niente male. Essendo la prima stagione capisco che sia abbastanza introduttiva, con molti flashback per permetterci di conoscere i personaggi, ma questo non toglia che ci sia molta suspense perché in ogni episodio scopriamo qualcosa che ci lascia a bocca aperta.
Se all’inizio la presidio, l’organizzazione segreta che caccia i mostri, mi stava simpatica ho capito in fretta che qualcosa puzzava e ora voglio la seconda stagione per capire meglio ciò che c’è sotto.

Quando ho iniziato questa serie ho visto i primi 8 episodi di fila ma poi non so perché mi sono fermata e fino a ieri non ho avuto il coraggio di vedere gli ultimi 2.
Credo di essermi bloccata perché sapevo che il finale sarebbe stato scioccante, infatti così è stato, e che poi avrei dovuto aspettare, e dovrò aspettare, per avere le risposte a tutte le domande di questa prima stagione.
Come ho detto il finale è stato scioccante, con i due ultimi episodi che hanno dato il colpo di grazia alla storia e una conclusione che ti fa domandare chi siano i veri cattivi.
Guardando questa serie si capisce come non sia i mostri i veri cattivi ma coloro che si fanno sopraffare dalle loro paure e attaccano prima che si possano realizzare.

Quello che però non mi è piaciuto è come concludano in fretta il fatto che la presidio ha preso la città. Si passa da dover combattere a che la battaglia si è conclusa in un paio di secondi. Avrei preferito capire come hanno fatto, magari lo diranno nella seconda stagione chissà.
COME VALUTO UN LIBRO: ⭐️ La storia non mi è piaciuta e c'è mancanza di grammatica ⭐️⭐️ Storia carina ma la scrittura lascia un po' a desiderare ⭐️⭐️,5 (la sufficienza) la storia è molto carina, possono esserci delle sviste nella battitura ⭐️⭐️⭐️ La storia mi è piaciuta ma mi è mancato qualcosa ⭐️⭐️⭐️,5 Bella storia, stile coinvolgente ⭐️⭐️⭐️⭐️ Molto bello ⭐️⭐️⭐️⭐️,5 Quasi perfetto ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ L'ho adorato