Ieri ho finito il 4° capitolo della saga la croce della vita e ne sono rimasta scioccata 😱
State tranquilli però, non vi spoilero nulla 😘
TITOLO: Il tridente di Shiva
AUTORE: Valentina Marcone
EDITORE: Nativi Digitali Edizioni
Pagine: 232
Costo: 12€ (Cartaceo) 3,99€ (eBook)
Valutazione: 4,5/5
TRAMA:"Se avessi dovuto definire me stessa con quattro aggettivi avrei scelto: testarda, sincera, passionale e pacifica. Sì esatto, pacifica: nonostante fossi una temibile creatura mitica cresciuta da tre vampiri leggendari. non cercavo lo scontro se potevo evitarlo, ma a volte ci sono guerre a cui non puoi sottrarti. A volte sei costretto a difenderti, a non farti metter i piedi in testa, ad alzare la testa e dire ‘Basta!’; non sai se vincerai, magari sarà l’ultima cosa che farai, magari sarà il tuo momento di gloria, questo non lo sai. Sai solo che tu non sei fatta per seguire, non sei fatta per nasconderti, non sei fatta per abbassare la testa e dire ‘grazie’ ogni volta che il tuo padrone ti porta da mangiare, tu sei fatta per lottare, sei fatta per essere libera e non puoi permettere a nessuno di avere potere sulla tua vita. C’è chi si accontenta di essere una pecora tutta la vita, e poi c’è chi preferisce ruggire come un leone, anche se quel ruggito sarà quello che ti porterà alla morte."
Quarta parte della serie Urban Fantasy/Paranormal Romance “La Croce della Vita”, con “il Tridente di Shiva” vedrete la Furia Deva diventare adulta mentre dovrà fare i conti con una nuova, misteriosa minaccia...
COMMENTO: Questo libro come gli altri tre della saga è stupendo e più vado avanti più mi immergo nel mondo dei Sincore e di Deva. Lo stile di scrittura dell’autrice riesce sempre a trasportarti in luoghi magici, soprattutto in questo capitolo dove i nostri protagonisti visitano l’Italia.
Il modo in cui viene descritta Roma è fantastico, mi sembrava di essere lì, riuscivo ad immaginarmi insieme a Deva e Gabriel al Colosseo, in piazza Spagna...
Ma come è riuscita a trasportarmi in luoghi fantastici Valentina Marcone è riuscita a farmi sentire la sofferenza di Deva ogni volta che litigava con Gabriel. Ad ogni riga che leggevo pregavo che Deva non decidesse di scappare di nuovo o che Gabriel non desse di matto.
Anche se terrorizzata dai loro litigi sono stata molto felice quando Deva ha deciso di prendere forza e ha smesso di farsi trattare come una ragazzina e ha dimostrato di essere una donna. Ha dimostrato che per quello in cui crede andrebbe contro tutto e tutti. Quando ha deciso di salvare Paine volevo continuare a leggere ma avevo anche paura di quello che sarebbe successo, infatti ha un po’ perso la testa, ma ha fatto ciò che riteneva giusto anche se andava contro la sua famiglia.
Ho apprezzato che la rivelazione scioccante dell’ultimo capitolo sia stata fatta da Paine. Quello però che non capisco è perché anche i suoi pensieri, oltre ai suoi discorsi, siano grammaticalmente orripilanti. Capisco il fatto che Paine parli usando intercalari e errori grammaticali, dato che lei è così, ma perché decidere di scrivere così anche i suoi pensieri? Questo non lo riesco a capire.
Però non mi lamento anzi... è una delle saghe più belle che abbia letto ultimamente e spero di riuscire a finire di leggere presto, anche se non troppo presto, il penultimo e l’ultimo capitolo.
P.S.: Leggendo questi libri ci sono stati momenti in cui la storia mi ricordava molto la saga di Francesca Pace, The hybrid’s legacy saga. Questo forse perché anche nella sua saga il protagonista maschile si chiama Gabriel o perché la protagonista ha sulle sue spalle una profezia che le cambierà per sempre la vita.
Questo non lo dico in modo critico ma anzi per dire che se avete amato questa serie io vi consiglio anche quella di Francesca Pace.
Il modo in cui viene descritta Roma è fantastico, mi sembrava di essere lì, riuscivo ad immaginarmi insieme a Deva e Gabriel al Colosseo, in piazza Spagna...
Ma come è riuscita a trasportarmi in luoghi fantastici Valentina Marcone è riuscita a farmi sentire la sofferenza di Deva ogni volta che litigava con Gabriel. Ad ogni riga che leggevo pregavo che Deva non decidesse di scappare di nuovo o che Gabriel non desse di matto.
Anche se terrorizzata dai loro litigi sono stata molto felice quando Deva ha deciso di prendere forza e ha smesso di farsi trattare come una ragazzina e ha dimostrato di essere una donna. Ha dimostrato che per quello in cui crede andrebbe contro tutto e tutti. Quando ha deciso di salvare Paine volevo continuare a leggere ma avevo anche paura di quello che sarebbe successo, infatti ha un po’ perso la testa, ma ha fatto ciò che riteneva giusto anche se andava contro la sua famiglia.
Ho apprezzato che la rivelazione scioccante dell’ultimo capitolo sia stata fatta da Paine. Quello però che non capisco è perché anche i suoi pensieri, oltre ai suoi discorsi, siano grammaticalmente orripilanti. Capisco il fatto che Paine parli usando intercalari e errori grammaticali, dato che lei è così, ma perché decidere di scrivere così anche i suoi pensieri? Questo non lo riesco a capire.
Però non mi lamento anzi... è una delle saghe più belle che abbia letto ultimamente e spero di riuscire a finire di leggere presto, anche se non troppo presto, il penultimo e l’ultimo capitolo.
P.S.: Leggendo questi libri ci sono stati momenti in cui la storia mi ricordava molto la saga di Francesca Pace, The hybrid’s legacy saga. Questo forse perché anche nella sua saga il protagonista maschile si chiama Gabriel o perché la protagonista ha sulle sue spalle una profezia che le cambierà per sempre la vita.
Questo non lo dico in modo critico ma anzi per dire che se avete amato questa serie io vi consiglio anche quella di Francesca Pace.
Nessun commento:
Posta un commento