Finalmente, però, è venerdì e posso finalmente fare la recensione di Impuro che ho veramente adorato.
TITOLO: Impuro
AUTORE: M.J. Heron
EDITORE: De Agostini
Pagine: 352
Costo: 12,90€
Valutazione: 5/5
TRAMA: Il conto alla rovescia è iniziato. Il Destino sta per compiersi. L'Antica Stirpe dei Kurann è in pericolo, uno dei più alti esponenti ha tradito la sua stessa famiglia per una sete di potere che gli ha corroso l'anima. Le mosse che ora compie sono perfide, sconcertanti. Qualcuno deve fermarlo prima che sia troppo tardi. Una decisione estrema riuscirà a bloccare l'avanzata delle tenebre? Chi sopravviverà allo scontro finale? Tra i Generali al servizio del Regens spicca Shamnos, il più spietato, un guerriero senza cuore. Lui non può permettersi distrazioni, soprattutto adesso che lo stato di massima allerta è una costante nel territorio dei kurann. Un nuovo arrivo a Firenze mescolerà le carte in tavola. Per Vanja quella che doveva essere solo una missione diventerà una questione personale: l'incontro tra lei e Shamnos aprirà le porte alla discesa nell'inferno del dubbio, l'equilibrio diventerà precario, il futuro apparirà come un grande punto interrogativo. La sola certezza è che l'amore si coniuga in molteplici declinazioni, alcune possono salvarti, altre ucciderti. E se quell'amore ti toglie il respiro, a cosa puoi aggrapparti per restare vivo?
COMMENTO: Questo è il terzo, e ultimo, capitolo di questa trilogia.
Io adoro il modo di scrivere della Heron, è semplice e molto scorrevole. Non parliamo della storia che io ho trovato favolosa! Mi è dispiaciuto tantissimo finire questo libro perché vuol dire non conoscere nuove avventure dei kurran, personaggi di cui non avevo mai sentito parlare prima di questa trilogia.
I kurran, sono una stirpe molto antica che vive per molti anni, alcuni sono arrivati fino a 3 mila anni come Khyla, e hanno bisogno di sangue, però non quello umano che per loro è una droga, ma quello di altri kurran perché hanno hanno dei geni particolari.
I kurran ricordano molto i vampiri, soprattutto quelli della Ward nella confraternita del pugnale nero, perché anche loro dovevano bere sangue ma non quello umano ma quello della stessa specie.
L'unico problema di questa trilogia sono i nomi ahahhah, più che altro perché sono abbastanza complicati e non ho ancora capito come si pronunciano ahaha.
In questo libro si parla di Shamnos e lo si conosce più a fondo. Lui è sempre stato freddo anche se si era convinto di avere una cotta per Katherine, la moglie di Armand, un altro comandante delle guardie del Regens. Il Regens è il re dell'antica stirpe dei kurran.
All'inizio quando arriva Vanja con i suoi flashback sul passato non si capisce molto perché non specifica cosa sia successo, tranne che lei se ne è andata da Firenze dopo la rottura con Shamnos. Non si sa però come mai si siano lasciati e quindi non si riesce a capire l'odio di Vanja nei confronti di Shamnos.
Questo capitolo conclusivo è pieno di colpi di scena e di misteri che vengono svelati piano piano durante la storia, ma i più importanti, a mio parere, vengono svelati alla fine.
La conclusione con la lettera di Khyla ad Armand è stupenda perché svela come andranno le cose in seguito alla battaglia finale per la salvezza di tutta l'antica stirpe.
È uno di quei finali che non ti lasciano l'amaro in bocca,anzi ti fa apprezzare l'intera trilogia.
La coppia che preferisco di più fra le tre è quella di Armand e Kate anche se in quest'ultimo libro se ne parla poco poiché si cerca di incentrare la storia volte che su Shamnos e Vanja sulla vicenda del traditore e su come i soldati reagisco a questo.
Altri libri di questa:
- Implosion recensione
- Insidia recensione
- Impuro
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