TITOLO: Il dominio del fuoco
AUTORE: Sabaa Tahir
EDITORE: Nord
Pagine: 422
Costo: 16,90€
Valutazione: 5/5
TRAMA: C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l'amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l'accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero... Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità . Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.
COMMENTO: Ho appena finito questo libro e già non vedo l'ora esca il seguito, non credo di farcela ad aspettare sto già impazzendo.
La storia è scritta molto bene ed è molto scorrevole, non annoia mai; è anche molto particolare, qualcosa che io non avevo mai visto.
È un fantasy dispotico, se non sbaglio ahahha, io con i generi non vado troppo d'accordo, molto bello perché il mondo è diviso tra Marziali e Dotti, che sono i protagonisti della storia, e poi da altre popolazioni, che mi dispiace non ricordo come si chiamano, che sono divise in tribù. I marziali governano e i dotti sono stati schiavizzati, non hanno libertà e Laia questo l'ha capito fin da piccola quando i genitori sono stati uccisi, ma lo capirà meglio quando il fratello verrà arrestato. Ma anche Elias, anche se è un marziale non si sente libero, lui è una Maschera, un soldato spietato, o così dovrebbe essere.
Lui non ama uccidere e spesso si domanda se sia giusto quello che sta facendo. Per lui mancano pochi giorni al momento della sua promozione a Maschera a tutti gli effetti, al momento in cui se ne potrà andare da Rupenera, la scuola in cui è stato addestrato dall'età di 6 anni.
L'unico problema è che lui non vuole diventare una maschera lui vorrebbe fuggire, infatti è proprio quello che sta progettando. Se però lo scoprissero a diseredare lo ucciderebbero a frustate. Non solo a Laia il mondo cadrà addosso ma anche ad Elias, quando gli verrà annunciato che lui e altri 3 compagni dovranno combattere per diventare i nuovi imperatori.
Questo porterà Elias a mettersi in dubbio ma anche Laia non riuscirà più a capire cosa vuole fino a quando non rischierà di perderlo.
Laia all'inizio è una ragazza molto ingenua, timida e con poca fiducia in se stessa ma durante la storia riesce a crescere e a capire come si deve comportare. Mi è piaciuta particolarmente come protagonista femminile perché anche se all'inizio si lamentava sempre verso la fine ha preso le redini in mano e si è decisa a dare una svolta alla situazione.
Elias è un ragazzo molto forte che ha dovuto sopportare molte prove nei suoi 14 anni di addestramento ma che riuscirà a capire di avere un cuore quando incontrerà Laia. Questa sua riscoperta lo aiuterà ma allo stesso tempo lo porterà molto vicino alla morte diverse volte.
È un libro che se non avete ancora letto vi consiglio vivamente anche se poi dovrete aspettare per il seguito, un libro che non vi deluderà .
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