Ciao leoncini, in questi giorni lo stress per gli esami mi sta lentamente uccidendo ahahah. Ne ho tre e sono messa male per uno di loro e gli altri due sono un po' così.
Ma parliamo di libri. Ultimamente leggo poco, anche se ieri ho finalmente finito una lettura che avevo lì da un po'. Oggi invece vi parlo di un Cover Reveal interessante :)
Titolo: I Fuochi di Midasea –The Elementals Saga
Autrice: Sandra Sammito
Editore: Indipendently published
(Amazon)
Genere: Fantasy, Young Adult
Versioni: Kindle, flessibile e rigida
Data pubblicazione: 20 aprile 2024
Volume: Primo di una trilogia
TRAMA
“Sulla terra il pensiero viaggerà , finché attraverso il cuore a
te si unirà ”.
Quando Ewan Barr varca l’imponente cancello della Corte degli Elementi, una prestigiosa Accademia per Elementali, sa che la sua vita non sarà più la stessa. L'adattamento alla nuova realtà si rivela meno difficile del previsto, tra lezioni di Addestramento e Musica, Duelli della domenica e culti religiosi, ma nonostante cerchi di sfuggire al peso dei brutti ricordi, i fantasmi del passato lo rincorrono e minacciano di compromettere la sua formazione accademica. Dapprima tentato dall’idea di abbandonare tutto per ritornare alla sua vita precedente, Ewan decide di aggrapparsi alle nuove amicizie e alla sicurezza che il castello gli offre. Ben presto, però, un’ombra si abbatterà sull'isola di Midasea: improvvise e misteriose sparizioni sconvolgeranno l’equilibrio della Corte e trascineranno Ewan e i suoi amici in una pericolosa avventura. Nel tentativo di fare luce sugli accadimenti, dovranno contare sulla fiducia reciproca e agire con cautela, poiché un traditore potrebbe celarsi ovunque, persino tra le impenetrabili mura del castello.
Superato il muro di cinta, il gruppo accedette al giardino del castello. Era rigoglioso, colorato e molto signorile. Ewan avrebbe voluto spezzare la fila per schizzare via tra le tante fontanelle gorgoglianti, le siepi fiorite e le antiche statue marmoree. In confronto ai luoghi poveri e degradati in cui aveva vissuto, quello sembrava il paradiso. Ció nondimeno il giardino era solo uno scorcio di bellezza, poiché era il maestoso castello ad averne il primato: si ergeva imponente come una montagna innevata e le guglie sembravano tante dita protese verso il cielo; i finestroni e le balconate erano così numerosi da non poter essere contati, e la sua grandezza era tale da non riuscire a stabilire fin dove si estendesse.
«Questo non è corretto» asserì Ewan, dolorante.
«Sì che lo è, vagabondo» segnalò Dylan, l’espressione divertita scolpita sulla sua faccia da schiaffi.
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