L'estratto è sulla coppia che amo di più, quella tra Blaylock e Qhuinn 😍
Sto rileggendo "La prescelta" perchè ho in programma di leggere "Ladra di cuori" e volevo ricordare ciò che era successo, non tanto nella storia tra Layla e Xcor che me la ricordo, ma nella storia degli altri personaggi come Vishous e Trez, di cui spero si parli almeno un po'.
Voi avete letto questa saga?
Se non l'avete ancora letto io ve la consiglio, non lasciatevi spaventare dal fatto che siano 16 libri e che ancora non sia finita. In ogni libro si parla di una coppia diversa ma comunque rimane tutto collegato e vi assicuro che anche se sono molti libri la storia a mio parere non sta diventando per nulla scontata o noiosa!
“Blay lo raggiunse al tavolo e quasi crollò sulla sedia che prima era occupata da sua madre. «È…»
«Ti ho ceduto i miei diritti di genitore. Adesso, legalmente, sei tu il loro padre.»
«Non devi farlo, Qhuinn.»
«Col cavolo. Ho fatto seguire alle parole i fatti» ribatté lui, indicando i fogli. «Mi sono dichiarato incapace e inidoneo – e, sai, quando scarichi un’arma da fuoco nella cameretta dei tuoi figli, è facile dimostrare che è la verità. E Saxton ha verificato i precedenti. Abbiamo portato tutto a Wrath e lui l’ha approvato.»
Non proprio subito, naturalmente. Ma alla fine della fiera cosa poteva fare il Re? Specie quando lui gli aveva spiegato il nocciolo della questione.
«Non riesco a crederci…» Blay scosse nuovamente la testa. «Cos’ha detto Layla?»
«Niente. Questa cosa non c’entra niente con lei.»
«Ma è la loro mahmen.»
«E adesso tu sei il loro padre. Diglielo, se vuoi, oppure no. Non mi interessa.» Blay si accigliò; Qhuinn buttò da parte il tovagliolo e si protese in avanti sulla sedia. «Senti, io sarò il loro padre in eterno. Nelle loro vene scorre il mio sangue. Niente e nessuno potrà mai cambiare questo dato di fatto. Io li ho generati e farò sempre parte della loro vita, mica lo sto negando. Quello che sto facendo è darti un’autorizzazione legale. Quando ho perso la mia maledetta testa in quella maledetta stanza…? Quella era emotività.» Indicò di nuovo i documenti. «Questa è realtà.»”
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