Dopo aver letto la trama di questo libro ero molto curiosa di scoprire cosa avesse creato l’autrice per noi. Le sono molto grata per avermi dato la possibilità di leggerlo perché è una storia molto interessante.
Tutto iniziò ad Etnos molti molti anni fa.
In questa terra lontana ma molto simile alla terra, dove nacquero un demone e una strega. Quando il demone cercò di prevalere sulla strega lei creò i primi Guardiani, persone con poteri capaci di combattere i demoni creati dal primo demone.
Nathan Tyrelle è uno dei discendenti del primo guardiano ed è proprio lui a salvare Paige e a portarla su Etnos dove verrà addestrata come guardiana.
Mi è piaciuto molto come ci viene presentato questo mondo e devo dire che leggendo mi sarebbe piaciuto andare in quella scuola, purtroppo i 21 anni sono già passati e nessuno è venuto a portarmi ad Etnos.
Le lezioni mi sembrano molto interessanti ed emozionanti, anche se anch’io come Paige dovrei affrontare le mie vertigini per poter levitare.
Ho adorato Cassie fin da subito, anche lei è una guardiana ed è una delle compagne di stanza di Paige. Lei con il suo stile particolare e con i suoi modi bruschi, che in realtà le servono per proteggersi, aiuta subito Paige anche quando tutti la “odiano”.
Mentre, devo ammettere, che ho trovato abbastanza insopportabili la metà dei guardiani puro sangue. Si sentono superiori e hanno la puzza sotto il naso. Nathan è l’unico a cui non importa se i guardiani sono puro sangue o potenziali.
Essendo il primo volume della trilogia è introduttivo ma comunque anche qui troviamo azione e colpi di scena che sorprendono.
Il finale mi è piaciuto molto e sono curiosa di scoprire cosa succederà nei seguiti, che spero di recuperare presto.
Quello che non mi ha convinto del tutto è la storia d’amore tra Nathan e Paige. Nasce troppo velocemente e non è riuscita a convincermi.
Anche loro due come personaggi non mi hanno convinto.
Se da una parte ho amato il carattere dolce di Paige dall’altra ho trovato che giudicasse un po’ troppo quando lei è la prima che odia essere giudicata. Nathan invece, devo essere sincera, non l’ho inquadrato completamente. Mi sembra un bravo ragazzo ma molto spesso non lo capivo. Capisco che dopo quello che gli ha fatto la ex si sia chiuso all’amore ma alcuni suoi comportamenti e alcuni suoi ragionamenti, alcune volte mi sono sembrati un po’ assurdi.
Spero di riuscire a conoscerli meglio nei prossimi volumi e spero di riuscire ad inquadrarli meglio.
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