Ciao leoncini, siamo praticamente a fine ottobre. Per me il tempo è volato. Non riesco proprio a credere che manchino due mesi alla fine dell'anno.
Ma parliamo di letture. Finalmente a settembre sono riuscita a leggere il primo volume della trilogia Caraval. Era da tanto che volevo leggere questa trilogia ma non l'avevo mai recuperata. Devo dire che sono felice di averla finalmente letta perché l'ambientazione è meravigliosa e la storia mi ha catturata.
Non vedo l'ora di leggere i seguiti.
Titolo: Caraval
Serie: Caraval vol.1
Autore: Stephanie Garber
Editore: Rizzoli Editore
Genere: Fantasy per ragazzi
Pagine: 430
Prezzo: 13,30€ cartaceo - 6,99€ ebook - 20,90€ trilogia cartacea
Valutazione: ★★★★
TRAMA:
Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota tutta intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Tutto ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perderla per sempre…COMMENTO:
A settembre finalmente ho letto Caraval. Sono anni che volevo leggerlo e sono anni che ne sento parlare.
La storia è molto bella e particolare.
Quello che non ho apprezzato di questa storia è la decisione di tradurre il nome della protagonista. Nell'originale si chiama Scarlett ma noi italiani abbiamo deciso di tradurlo in Rossella.
Ammetto che i primi capitoli mi sono sembrati un po' pesanti, infatti ho fatto fatica e temevo che la storia non mi prendesse.
Superati i primi capitoli la storia mi ha conquistata poco a poco e mi ha preso sempre di più.
La storia è ambientata in un circo. Ma non un circo qualsiasi, è il più grande sogno di Rossella partecipare e sua sorella Donatella decide di farla partecipare, anche se non più così felice di partecipare dato che in poche settimane si deve sposare.
Rossella è la protagonista e per sua sorella farebbe qualsiasi cosa. Quando arrivano sull'isola, dove si tiene Caraval, Donatella sparisce e Rossella inizia a dare di matto.
Sella è una ragazza che si fa prendere abbastanza dal panico e non avere accanto sua sorella non la aiuta. Con lei c'è Julian un marinaio donnaiolo, che però nasconde molti segreti. Inizialmente mi irritava ma poi ha iniziato a conquistarmi. Il suo modo strafottente è molto divertente, anche perché è divertente vedere le reazioni di Sella.
La storia è ricca di colpi di scena e di suspense.
Però devo ammettere che mi sono dovuta adattare un attimo allo stile di scrittura e al fatto che la storia sia narrata dal punto di vista di Sella. Essendo lei una ragazza un po' piagnucolosa, almeno per tre quarti della storia, la storia diventa a mio parere un po' più lenta.
Però ci permette anche di apprezzare la crescita di Sella, che avviene poco a poco.
Il finale mi è piaciuto moltissimo. Non mi aspettavo in nessun modo una svolta del genere. Ma soprattutto non vedo l'ora di leggere il seguito perché anche se la storia sembra conclusa c'è un colpo di scena che mi ha sconvolta.
È un libro che parla delle paure e del potere che possono avere su di noi, se noi glielo concediamo. Ci lasciamo condizionare dalla paura di perdere ciò che amiamo, rinunciando senza saperlo ad assaporare la vera luce della vita.
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