Ciao leoncini, sabato sono andata in spiaggia per la prima volta quest'anno e miracolosamente non ne sono uscita come un'aragosta. Per una volta sono riuscita a mettermi la giusta quantità di crema.
Parlando di libri oggi vi parlo di un distopico dall'ambientazione molto particolare.
Ciò che ha creato l'autrice mi ha messo molta ansia ma è anche stata una lettura molto interessante.
Conoscete questa saga?
Serie: Gli uomini del nord vol.1
Autore: Elin Peer
Editore: Queen Edizioni
Genere: Distopico, Romance
Pagine: 349
Prezzo: 1,99€ ebook - KU
Valutazione: ★★★,5
TRAMA:
400 anni nel futuro, gli uomini sono pochi e le donne governano il mondo.Eccetto per l’area conosciuta in passato come Canada e Alaska, che è abitata dagli Uomini delle Terre del Nord, un gruppo di uomini forti, che rifiutano il dominio femminile. Christina Sanders, un’archeologa e professoressa di storia, è affascinata dal passato. Come donna moderna dell’anno 2437 sa che le donne stanno meglio senza uomini, ma in cerca di avventura, prende una decisione impulsiva e si offre volontaria per un lavoro che nessun altro vuole. Dovrà condurre uno scavo archeologico nelle Terre del Nord, il posto più nascosto della terra, dove vivono quei mitici maschi che si dice siano brutali e pericolosi come gli uomini di cui Christina ha letto nei suoi libri di storia.
Cosa accadrà quando Christina entrerà nel territorio degli uomini? Le consentiranno di fare il suo lavoro? E c’è qualche possibilità che la lascino andar via illesa?
COMMENTO:
Ho iniziato questo romanzo con molta curiosità per il mondo Distopico creato dall'autrice. Quando poi ho iniziato a leggere non ho capito quale fosse peggio.
La Madrepatria sembra un mondo di persone folli dove devi sempre essere felice e amichevole con tutti. Dall'altra parte ci sono le Terre del Nord dove praticamente si è regrediti ai tempi della pietra per i modi di pensare.
Inizialmente il personaggio di Christina non mi convinceva, poi ho capito che ciò che non mi convinceva era il suo modo di pensare dovuto a dove è cresciuta. Infatti al principio molte cose che venivano dette mi mettevano ansia perché del tutto assurde. Avendo perso, nella guerra, la storia degli ultimi anni e avendo solo quella molto antica, hanno fatto ricostruzioni tutte loro su alcuni fatti storici e anche di vita quotidiana.
Quando poi va nelle Terre del Nord inizialmente mi è sembrata veramente tanto ingenua. Andando avanti però si capisce che è perché l'hanno educata così. È cresciuta vedendo solo quel mondo e pensando che il suo modo di pensare e vedere le cose fosse quello giusto perché così le hanno insegnato.
Poi conosciamo gli Uomini del Nord, loro sono tutt'altra cosa. Sono una monarchia e le poche donne sono, sì trattate come qualcosa di prezioso, ma sono anche trattate come il sesso debole che oltre a stare a casa e rendere felice il proprio marito non possono fare nulla.
Per loro risolvere i problemi con la violenza è normale e organizzano tornei, con spargimento di sangue, per divertirsi e intrattenersi. Sono tornati esattamente ai tempi antichi con i gladiatori, però allo stesso tempo hanno le tecnologie del mondo moderno.
Roccia, il braccio destro di Khan il leader del Nord, è cresciuto nella convinzione che gli uomini debbano essere forti e che le emozioni sia per stupidi. Per lui la violenza non è assolutamente un problema, anzi è uno sfogo e un divertimento.
Quando Christina si offre ad andare a supervisionare uno scavo nelle terre del Nord, Roccia viene incaricato di farle da guardia del corpo. Christina scoprirà che Roccia in realtà è molto di più che la sua guardia del corpo, non dico di più per non rovinarvi la sorpresa.
Dato che sono costretti a passare molto tempo insieme, e che Christina ama la conoscenza, le loro idee e convinzioni si scontrano e si confrontano. Ma proprio perché sono così diversi riescono a completarsi e a creare una complicità davvero spettacolare.
Il problema tra loro viene causato da Pearl, una delle consigliere della Madrepatria, che è super radicale nelle sue idee e crea dubbi a Christina.
Meno male che Roccia mostra quanto tiene a lei, anche se ci mette un po' a mettere da parte l'orgoglio e a mettere in mostra i suoi sentimenti.
Ora sono curiosa di scoprire cosa accadrà tra Pearl e Khan, perché è un miracolo che siano entrambi ancora vivi.
La storia è un romance distopico, all'inizio la parte distopica è più presente mentre inseguito si fa più presente la parte romance. L'equilibrio tra le due cose mi è piaciuta e la storia è stata un crescendo di emozioni e il finale mi piaciuto, anche se mi è dispiaciuto per Magni, spero sia più fortunato in seguito.
Ho trovato la storia coinvolgente e molto scorrevole. Anche se ammetto che l'inizio è stato un po' lento.
Il mondo creato dall'autrice viene spiegato molto bene e fa sì che sia chiaro come si è arrivati a quel 2437.
Quello che mi ha lasciata perplessa è l'impaginazione, purtroppo non era fatta molto bene e questo in alcuni momenti mi ha dato abbastanza fastidio durante la lettura.
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