Ciao leoncini, come state?
Come avete deciso di passare la Pasqua domani? Io per fortuna sono tornata a casa e quindi la passerò con la mia famiglia che mi è mancata. C’è stato un momento in cui ho pensato che anche quest’anno non sarei potuta tornare a casa ma invece ce l’ho fatta.
Oggi vi parlo del personaggio del mese che ho scelto tra i libri letti a marzo.
Anche stavolta come tutti i mesi non è stato facile scegliere ma alla fine la scelta è ricaduta su Silas perché è quello che questo mese più mi è entrato nel cuore.
Qual è il personaggio che avete preferito tra i libri letti a marzo?
Se non avete letto il libro non vi consiglio di leggere questo post perché ci sono alcuni spoiler.
Personaggio: Silas
Titolo: Sorcery of thorns
COMMENTO:
Ho scelto Silas perché anche se all’inizio non mi convinceva come personaggio più andavo avanti con la lettura di Sorcery of thorns più mi affezionavo a lui.
Quando conosciamo Silas il lettore capisce velocemente che è un demone, capisce anche che fa di tutto per evitare che Elisabeth lo capisca e questo mi sembrava molto sospetto.
Andando avanti con la lettura scopriamo anche, da uno dei grimori che legge Elisabeth, come funziona il rapporto tra i demoni e i loro padroni, i maghi. Quindi mi fidavo ancora meno di Silas, ma poi le cose cambiano. Iniziamo a vedere che il rapporto tra Nathaniel e Silas è molto amichevole e durante il primo combattimento sembra che Nathaniel parli con lui come se fosse un suo amico e non un suo sottoposto.
E quando conosciamo altri demoni vediamo che il rapporto che hanno con i loro maghi è molto diverso da quello che hanno Silas e Nathaniel.
Più si va avanti con la storia e più il lettore nota che Silas anche se è un demone e spesso ripete che di lui non bisogna fidarsi ma fa di tutto per aiutare sia Elisabeth, a cui si affeziona perché capisce prima di tutti che tra lei e Nathaniel c’è un legame, sia il suo mago.
Quando poi viene “ucciso” per salvare il suo padrone lì ho davvero capito che lui è un demone diverso e lo capiamo ancora di più quando viene rievocato perché anche se affamato fa di tutto per cercare di fare un patto che conviene sia a lui ma anche a Nathaniel.
Scopriamo poco a poco come sia stato Silas a crescere Nathaniel dopo che ha perso tutta la famiglia. Ha imparato a cucinare a tenere pulita la casa e a vestire il giovane ragazzo, il quale sarebbe perso senza di lui.
L’ho scelto sia per il fatto che non è un demone come gli altri sia perché è una parte fondamentale di questa storia.
Lui spesso fa commenti divertenti e compare sempre nei momenti migliori. Senza di lui credo che la storia non sarebbe andata da nessuna parte perché è lui che riesce convincere Nathaniel ad aiutare Elisabeth.
In più è proprio grazie a lui che Elisabeth riesce a capire che il mondo non è né bianco né nero come ha sempre creduto. È lui che le insegna che gran parte di quello che ha letto nei grimori, che sono stati scritti molti secoli prima, non sono poi così vere come sempre ha creduto.
Nel finale mi sono sentita davvero morire perché non potevo credere che dopo tutto quello che ha fatto non doveva assolutamente morire. Certo l’autrice lascia un piccolo spiraglio con una possibilità che Silas possa essere vivo ma comunque non è una certezza.
Non è affatto giusto sapere se lui è vivo, anche perché nel suo pieno potere e contro tutte le previsioni lui riesce a ritrovare l’amore che ha per Nathaniel e salvarlo.
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