Ho studiato ma forse avrei potuto fare un po’ di più.
Parliamo di cose più divertenti, se così possiamo definirlo, come il romanzo A cena con l’assassino.
È un romanzo giallo con ambientazione natalizia e sinceramente mi sembra una perfetta lettura di Natale.
Oltre ad essere un buon romanzo mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia aggiunto dei giochi.
Titolo: A cena con l’assassino
Autore: Alexandra Benedict
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Giallo
Pagine: 366
Prezzo: 9,40€ (cartaceo) 5,99€ (ebook)
Valutazione: ★★★★
TRAMA:
Dodici indiziDodici giorni per risolvere gli enigmi
Riuscirai a sopravvivere?
Un grande giallo
Lily Armitage ha deciso che non metterà mai più piede a Endgame House, la grande dimora di famiglia in cui sua madre è morta ventuno anni prima. I suoi propositi, però, vacillano quando riceve una lettera dalla zia, che la invita alla sfida tradizionale che si tiene ogni anno: il Gioco di Natale. In cosa consiste? I partecipanti dovranno trovare dodici chiavi con i dodici indizi a disposizione. Quest’anno c’è un premio speciale: l’atto di proprietà di Endgame House.
A Lily non interessa nulla della casa, ma nel biglietto c’è un dettaglio che basta da solo a convincerla: durante i giochi verranno rivelati gli indizi per scoprire finalmente la verità sulla morte di sua madre. Ma è davvero così o si tratta di uno scherzo di pessimo gusto?
Per scoprirlo, Lily deve trascorrere dodici giorni nella grande casa insieme ai cugini, risolvendo enigmi e indovinelli per rivelare, uno a uno, i segreti più oscuri della famiglia Armitage.
Quando una tempesta di neve isola la casa da ogni contatto con l’esterno, tutto può succedere...
Il fenomeno editoriale inglese
Il romanzo geniale di cui tutti parlano
Dodici indizi
Dodici chiavi
Dodici enigmi
Solo chi li risolverà riuscirà a sopravvivere
«Chiudetevi in casa e godetevi questo gioiellino, provando a risolvere tutti gli enigmi insieme a Lily.»
«Divertente, appassionante, ci si immerge completamente nella lettura fino a che il mistero non è risolto!»
«Mi ha ricordato le atmosfere classiche dei migliori gialli: una vera goduria.»
COMMENTO:
Inizio ringraziando la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo.
Quando ho letto la trama non avevo capito che oltre a dodici indizi per Lily e per i suoi parenti durante il gioco di Natale ci fossero anche dodici indizi per noi lettori, più precisamente 24 dato che sono due giochi con 12 indizi l’uno.
Il primo gioco è trovare l’anagramma di lacune parole che fanno parte di una filastrocca, gioco che al terzo anagramma ho abbandonato perché non sono affatto brava in queste cose, infatti non ne ho trovato nessuno.
Il secondo gioco era cercare titoli di libri gialli con ambientazione natalizia che l’autrice ha inserito nella storia. Ho trovato dieci titoli su dodici, per questo il gioco mi è piaciuto di più.
La protagonista della storia è Lily, una ragazza molto solitaria che a causa della morte della madre si è chiusa. Ama cucire e crea vestiti d’epoca anche se sua zia Liliana, la quale l’ha cresciuta dopo la morte della madre, crede che potrebbe essere una grande stilista se smettesse di nascondersi dietro ai suoi corsetti.
All’inizio inquadrare Lily non mi è stato affatto facile perché è davvero una ragazza chiusa e molto insicura. Andando avanti con la storia mi è piaciuta perché anche se soffre, riesce a trovare il modo di affrontare la morte della madre e ad affrontare gli indizi che Liliana ha nascosto nel gioco di Natale. In alcuni è stata abbastanza perfida, anche se bisogna ammettere che era una persona abbastanza dura.
Anche i cugini sono tutti abbastanza strani. Abbiamo Sara, una ragazza fredda e che dice tutto quello che pensa con tono molto acido, poi c’e suo fratello Gray che sinceramente definirlo chiuso e strano è dir poco. Loro due erano figli di Liliana. Poi ci sono i tre figli di Edward. Rachel, anche se la si conosce meno, mi è piaciuta molto. Tom è il fratello/cugino con la battuta sempre pronta e sempre pronto ad appoggiare Lily. Mi è stato simpatico fin da subito ma alcune volte non mi convinceva, era come se nascondesse qualcosa di strano. Poi c’è Ronnie la classica persona che non riesce ad inquadrare ciò che vuole dal suo futuro e si è spostato con la ragazza super organizzata ed inquadrata.
La storia è un crescendo di emozioni. All’inizio ci permette di inquadrare la famiglia e i vari caratteri. Ci permette di conoscere poco a poco il loro passato e ciò che li ha portati ad essere la strana famiglia che sono.
Poi però c’è la svolta e iniziano gli omicidi, quando avviene devo ammettere che non ero pronta.
La suspense e l’intriga crescono sempre di più, volevo sapere immediatamente che fisse l’assassino passato e quello presente.
L’assassino di Mariana a metà storia avevo iniziato ad intuire chi fosse. Ma l’assassino che stava uccidendo poco a poco i cugini e coniugi proprio non me l’aspettavo. In realtà qualcosa avevo intuito ma non il tutto. Ed è proprio ciò che non avevo intuito a sconvolgermi.
Sono davvero rimasta affascinata da questo giallo ricco di colpi di scena.
Ma soprattutto ciò che mi ha affascinato è ciò che l’autrice ha creato tramite il gioco di Natale. Io che sono una persona che non capisce nulla di anagrammi e sonetti, sono rimasta sconvolta dal gioco di Natale perché è complesso e ricco di dettagli.
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