venerdì 14 giugno 2019

PAROLE VOLANTI: La melodia rivelatrice di Claudia Piano

Ciao lettori, come state?
Io bene anche se non vedo l’ha che finisca la sessione d’esami perché la mia voglia di studiare, solitamente inesistente, ha deciso di andare già in vacanza 😢
Parlando di libri, spero di riuscire a finire “La melodia rivelatrice” questo weekend, anche perché sono arrivata ad un punto davvero scioccante e devo assolutamente sapere che tutto si risolverà!



«Giulia cominciò a suonare ancora prima di uscire allo scoperto, subito tutti gli sguardi degli animusi si rivolsero verso di lei. Avanzò ma si fermò a una certa distanza. Il grande maschio si alzò immediatamente in piedi e si avvicinò veloce, quasi di corsa. Giulia sentì che i ragazzi si allarmavano, ma lei era tranquilla, l’aquileone l’aveva riconosciuta, era felice di rivederla, mandò un pensiero a Pietro.
"Tranquillo, è contento."
Appena fu abbastanza vicino, meno di qualche metro, si fermò, era ancora più grosso e imponente di quanto ricordasse. Giulia aprì la sua mente e sentì la sua, silenziosa, le trasmise un senso di pace, come quando si contempla un panorama, sentiva che era una creatura antica e molto saggia. Giulia gli inviò un’immagine, voleva avvicinarsi. L’aquileone riprese a camminare verso di lei, si fermò così vicino che poteva sentire il suo respiro caldo sfiorarle il viso, era bellissimo. Smise di suonare, voleva allungare una mano e accarezzarlo, ma doveva aspettare che fosse lui a toccarla per darle il permesso. Il grande maschio appoggiò il suo muso a lei. Giulia sospirò, le tremava il respiro, era felice, il contatto mentale tra loro si intensificò. Il suo nome era Musai e la invitò a seguirla, le avrebbe fatto conoscere il suo branco. Giulia sentì che si stava trasformando, il suo sguardo era velato di giallo e gli artigli erano spuntati dalle sue mani, appoggiò una mano alla folta criniera di Musai e si incamminò con lui verso gli altri aquileoni. Giulia si fuse con Musai e rimase parecchio tempo con lui e imparò molte cose.
Gli aquileoni vivevano in branchi, in passato erano tantissimi, ma ne erano rimasi solo tre, con tre grandi capi. Quando i piccoli crescevano, soltanto le femmine restavano nella famiglia, i maschi venivano allontanati e vivevano da soli. Qualcuno di loro ogni tanto si faceva vivo per sfidare uno dei capi e cercare di prendere il suo posto. Talvolta i giovani maschi morivano di stenti, se non riuscivano a trovare un luogo adatto dove vivere. Ma tutti gli aquileoni erano deboli, si stavano estinguendo, i piccoli spesso morivano prima che si schiudesse l’uovo, quell’anno solo un piccolo era nato nel branco di Musai. Giulia capì che la loro debolezza era dovuta alla mancanza della musica, nessuno suonava per loro.»


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COME VALUTO UN LIBRO: ⭐️ La storia non mi è piaciuta e c'è mancanza di grammatica ⭐️⭐️ Storia carina ma la scrittura lascia un po' a desiderare ⭐️⭐️,5 (la sufficienza) la storia è molto carina, possono esserci delle sviste nella battitura ⭐️⭐️⭐️ La storia mi è piaciuta ma mi è mancato qualcosa ⭐️⭐️⭐️,5 Bella storia, stile coinvolgente ⭐️⭐️⭐️⭐️ Molto bello ⭐️⭐️⭐️⭐️,5 Quasi perfetto ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ L'ho adorato