Ciao leoncini, finalmente torno con la serie tv/film recensione.
Durante le vacanze ho visto molti ilm di cui non vedo l’ora di parlarvi e ho anche finito alcune serie :)
Quali film o serie tv vi hanno fatto compagnia durante le vacanze?
In questo periodo sono un po’ stressata perché da settimana prossima inizia la sessione d’esame finale del primo semestre e in più domani ho due pratici.
Sto studiando come una matta perché all’inizio delle vacanze mi sono rilassata troppo e ora sono sommersa dallo studio.
Appena finisco gli esami continuo con le letture che ho in collaborazione e chiedo scusa a coloro che stanno aspettando la recensione ma mi sono un po’ persa.
Nel post di oggi vi parlo de La valla, o come si chiama in Italiano La barriera.
Ho visto questa serie a dicembre ma poi non ve ne ho più parlato.
Titolo: La barriera (originale: La valla)
Genere: Drammatico, Distopico
Stagione: 1
Episodi: 13
Durata: 50 min a puntata
Paese: Spagna
Anno: 2020
Valutazione: ★★★,5
Trama: Spagna, 2045. La crescente scarsità di risorse naturali ha trasformato le democrazie occidentali in regimi dittatoriali, che giustificano la mancanza di libertà con la promessa di garantire la sopravvivenza dei cittadini. In Spagna un governo dittatoriale occupa il potere con le stesse premesse. Nel frattempo, un virus sta devastando la Spagna e, mentre la vita nelle zone rurali diventa impossibile, la capitale Madrid è stata divisa in due regioni strettamente chiuse: il Settore 1, abitato dal governo e dai privilegiati, e il Settore 2, per tutti gli altri abitanti. L'unico modo per passare da una zona all'altra è attraversare la barriera di recinzione che le separa, per la quale è richiesto un pass normativo. Questo è il punto di partenza di una storia in cui incontriamo Julia (Olivia Molina), Hugo (Unax Ugalde) ed Emilia (Ángela Molina): una famiglia che fatica a recuperare la piccola Marta (Laura Quirós), attualmente nelle mani del governo. Una storia di sopravvivenza, di tradimenti, di grandi segreti e in cui un crimine inseguirà i protagonisti.
COMMENTO:
Io e le mie coinquiline abbiamo iniziato a vedere questa serie perché vedevamo spesso la pubblicità in tv e quindi la serie aveva iniziato ad incuriosirci. Non siamo mai stati grandi amanti delle serie spagnole, però devo dire che ne abbiamo viste alcune molto carine.
Questa non è la miglior serie che io abbia visto ma è stata una serie ricca di colpi di scena e suspense.
Quello che più mi ha lasciato a bocca aperta è che questa serie parla di un virus che sta devastando la Spagna dopo la terza guerra mondiale. Il virus è fatale e si cerca di trovare una soluzione il prima possibile. Pensate che questa serie è apparsa in televisione il 10 gennaio e guardandola in un periodo di pandemia mi ha messo un po’ d’ansia.
Anche se quello che un po’ mi ha lasciato perplessa è il fatto che il virus, che è un punto fondamentale di questa serie, non viene mai approfondito. C’è solo un momento in cui se ne parla, e avviene verso la fine della serie, ma comunque non si approfondisce davvero. Questo rende un po’ meno realistica la storia.
Tralasciando le coincidenze tra questa serie e la realtà di questo ultimo periodo la serie è fatta molto bene. Fin da subito abbiamo colpi di scena e molta ansia. All’inizio è difficile capire cosa stia succedendo e capire come sia la nuova Spagna ma più la storia va avanti più le i fatti si fanno chiari.
La storia inizia con l’istante in cui finisce la guerra e gli stati si stanno ristabilendo, si vede come nelle strade ci sia il caos e vediamo come una famiglia cerca di fuggire, ma tutto va storto.
La vera storia però è 25 anni dopo dove ritroviamo la stessa famiglia e piano piano scopriamo ciò che gli è successo e ciò che sta succedendo nel Paese. I protagonisti di questa serie è questa famiglia, che ovviamente in 25 anni è cambiata molto.
In questa serie i valori famigliari sono molto importanti, vediamo la famiglia principale ma allo stesso tempo consociamo anche altre famiglie e vediamo alcuni dei loro comportamenti, come quella del ministro della sanità.
Riusciamo a conoscere molto bene i personaggi e lo spettatore si affeziona molto ai buoni mentre odia profondamente i “cattivi”, o almeno è quello che è successo a me e alle mie coinquiline.
Un fatto che mi è piaciuto molto è che, essendo una serie distopica dopo la Spagna è governata da una dittatura dopo la guerra, i produttori hanno preso molti spunti a qualcosa di conosciuto come la dittatura di Franco.
Il finale mi ha lasciata davvero senza parole perché non me lo sarei mai aspettata. Mi ero immaginata molti finali ma di certo non questo. Spero che facciano una nuova stagione per poter approfondire e scoprire cosa accadrà dopo un finale del genere.
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