Ciao leoncini, eccomi con una nuova recensione.
Mi sta piacendo moltissimo ascoltare i romanzi di Agatha Christie e mi rilassano moltissimo.
Mi spiace non averli recuperati prima ma sono una lettrice semplice più le persone mi dicono di leggere un libro più io non lo faccio ahahah
Quando in tanti parlano bene di un libro o di una serie più ho paura che le altre aspettative che mi facciano non vengano rispettate per questo aspetto un po’ prima di decidermi.
C’è qualche libro o serie che avete aspettato a leggere e che poi vi siete pentiti di non aver letto prima?
Titolo: La serie infernale
Autore: Agatha Christie
Editore: Mondadori Edizioni
Letto da: Raffaele Farina
Genere: Giallo
Durata: 9h 37 min
Valutazione: ★★★,5
TRAMA: Hercule Poirot riceve una strana lettera in cui un anonimo personaggio lo avvisa che presto, nella città di Andover, verrà commesso un crimine. E infatti Alice Ascher viene uccisa. Dopo di lei, il misterioso assassino annuncia che colpirà a Bexhill, e poi a Churston, e così fa. Le vittime sembrano non aver alcun rapporto tra loro: il diabolico criminale, che si firma A.B.C., pare sceglierle solo in base a un presunto ordine alfabetico. Il serial killer non è intenzionato a fermarsi, ma tre scacchi sono già troppi per un uomo del calibro del detective belga.
COMMENTO:
L’anno scorso ho iniziato ad ascoltare gli audiolibri di Agatha Christie e da quel momento mi sono decisa di ascoltare tutti gli audiolibri di questa autrice in ordine cronologico. Non sono disponibili tutti i suoi romanzi quindi quelli cercherò di recuperarli in cartaceo.
Con questo libro sono arrivata ai romanzi del 1936. Quando penso che questi romanzi sono stati scritti 80 anni fa ne rimango sempre impressionata.
Sono romanzi davvero sorprendenti. La Christie ha uno stile di scrittura davvero sorprendente per i suoi tempi. Riesce a coinvolgere il lettore ma soprattutto non fa capire chi sia il vero assassino finché non decide che è arrivato il momento di svelarlo.
All’inizio questo romanzo non mi convinceva, ma più la storia andava avanti e più si faceva interessante.
All’inizio ho trovato un Hercule Poirot stanco, o almeno così mi è sembrato. All’inizio non mi convinceva non riuscivo a trovare il suo solito charme. Mentre però ho apprezzato di più Hastings e mi è piaciuto il fatto che anche se era lui a raccontare la storia ci fossero capitoli in terza persona per narrare i momenti in cui lui non era presente. Questo ha reso più interessante la storia e ha fatto sì che non mi pesasse la narrazione in prima persona. Anche perché come ho detto una volta, Hastings non è un grande investigatore e alcune volte le sue idee sono assurde e completamente opposte rispetto a quello che sta pensando Poirot. I capitoli in terza persona sono pochi ma incuriosiscono il lettore.
Come ho detto all’inizio Poirot mi sembrava stanco e non il solito. Ma poi torna ad essere il solito, con la sua aria da io sono il più bravo ma senza essere saccente. Poirot ha un modo tutto suo di risolvere i casi ed è quello che mi piace di questo personaggio. Alcune volte fa domande assurde che per gli altri non hanno senso ma che portano alla soluzione del caso.
Hastings come suo solito con un commento del tutto fuori luogo riesce ad aiutare Poirot a mettere in moto le sue celluline grigie.
All’inizio la storia è un po’ lenta ma piano si fa sempre più interessante, fino ad arrivare all’ultimo capitolo con il colpo di scena.
Amo il fatto che nei romanzi di Agatha Christie il capitolo conclusivo di il colpo di scena finale e più emozionante. In quel capitolo viene spiegato al lettore come che fino a quel momento non ha capito nulla. Prima della spiegazione il lettore, o almeno è quello che succede a me, pensa di sapere chi sia l’assassino ma poi Poirot spiega come è riuscito a risolvere il caso. Con la sua spiegazione mi ha fatto sentire una vera stupida perché mai e poi mai sarei potuta arrivare alla soluzione.
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