Ciao leoncini, ormai le mie vacanze sono quasi finite. Lunedì tornerò in Spagna. Devo dire che questi giorni sono proprio volati via. Mi sembra sempre di non fare mai abbastanza. Vorrei riuscire a fare mille cose in una giornata ma purtroppo un giorno è composto da solo 24 ore e per di più amo anche dormire. Dovrei imparare a dormire poco così da avere più tempo ahaha.
Voi riuscite ad organizzare bene le vostre giornate? Vi sentite produttivi?
Ecco finalmente la recensione di questo fantastico Retelling del mito di Ade e Persefone 😍
Non ho mai amato i Retelling, ma ora che li ho scoperti li amo e la storia di Ade e Persefone mi ha sempre affascinato.
Vi piacciono i Retelling? Quali sono i vostri preferiti?
Autore: Giulia Calligola
Editore: Autopubblicato
Genere: Retelling, Fantasy, Romance
Pagine: 557
Prezzo: 21,50€ (rigida) 14,99€ (flessibile) 2,99€ (ebook)
Valutazione: ★★★★
TRAMA:
Nata negli anni '90, studentessa universitaria, frequentatrice assidua di umani e più bassa di due metri e quindici: Persefone ha davvero un pessimo curriculum divino. I mortali non la venerano, gli Dei non la invitano ai loro eventi mondani, e a lei tutto sommato andrebbe bene così. O almeno crede.Tutto cambia quando a una conferenza incontra Ade, Dio dei morti e gentiluomo d'altri tempi. Anche il suo è un bagaglio pesante: trecentomila anni in più sull'età, cinquanta centimetri in più sulla statura, almeno venti titoli in più sul nome. Ma è anche l'unico a capire la passione di Persefone per la giurisprudenza, nonché l'unico che sembri a disagio in mezzo agli altri Divini tanto quanto lei. Poteva forse non scattare la scintilla?
I due si ritrovano a intrecciare i loro destini e a lavorare insieme per emettere una sentenza controversa, collaborando a un processo ultraterreno nel tribunale degli Inferi. E così, a metà tra ironia e serietà, tra equità e rigore, tra vita e morte, si srotola la rivisitazione (semi) moderna di un mito che non ha mai smesso di venir raccontato.
IL ROMANZO
"Il Giudizio di Persefone" è una storia d'amore fresca e ironica d'impostazione new adult, a sfondo fantasy mitologico. La storia si focalizza su tematiche quali il destino, la giustizia divina, la crescita personale di una Persefone giovane adulta; ma pone l'accento anche su vari contrasti, come quello tra religioni, in un contesto in cui convivono tutte le divinità di tutti i Pantheon, e quello tra mentalità antica e moderna, con un Ade tradizionalista e gentiluomo. Si tratta di un romanzo autoconclusivo, oltre al quale è tuttavia possibile leggere due novelle di aggiuntive separate: "Come la Luna e le Stelle" e "L'Anima dell'Acqua”.
COMMENTO:
Il mito di Ade e Persefone mi ha sempre affascinata e questo retelling ambientato in epoca moderna mi ha da subito incuriosita.
L’autrice fin da subito mette in chiaro che si è presa delle licenze letterarie, partendo già dal fatto che la storia è ambientata ai giorni nostri. Durante la storia ha messo “note di rivisitazione” così da spiegare meglio, in alcuni casi, le sue scelte.
Oltre ad essere ai tempi nostri l’autrice è riuscita ad unire tutte le divinità in un’unica storia. Ha unito Dei greci, egizi, nordici e le altre divinità. Certo alcune compaiono solo ma altre, come Anubi, sono più presenti. Riesce ad unirle tutte in modo davvero sorprendente. Come è sorprendete che io leggendo questa storia mi sia innamorata perdutamente di Ade. Anche Anubi mi è piaciuto moltissimo. È un personaggio particolare che fa divertire il lettore, l’ho trovato fantastico. Per essere un Dio ha comportamenti molto umani ed è proprio per questo che mi è piaciuto tanto e che piace tanto anche agli umani che lo conoscono.
“Anubi era un pazzo, lo era sempre stato. Esuberante come un cane, rigoroso come un lupo, ficcanaso come unos sciacallo. Persefone lo trovava adorabile e simpatico […].”
Zeus è una divinità che non ho mai sopportato e in questa storia l’ho sopportato ancora meno. Come ho odiato particolarmente suo figlio illegittimo, uno dei tanti. Come il padre crede che tutto gli sia dovuto e che possa fare qualunque cosa senza pagarne il prezzo. La differenza è che il padre è un Dio mentre lui è un semplice semidio e quindi non è nessuno.
Demetra mi è piaciuta molto come madre ma per quanto riguarda ciò che ha fatto ad Ade non la perdonerò.
Ho adorato la storia d’amore di Persefone e Ade.
Lui è un patatino, anche se essendo un Cronide è una persona molto orgogliosa e un po’ permalosa.
“Inesorabile ma simpatico, timido ma audace. Forse non era difficile da amare perché incuteva timore, no. Era difficile da amare perché non aveva alcun senso, nella sua suprema logicità.”
È un uomo di altri tempi e si nota subito ma soprattutto si nota il rispetto che ha nei confronti di Persefone. Per lei farebbe qualsiasi cosa, e lo fa.
È un personaggio che mi è piaciuto subito, fatto che non mi aspettavo dato che sparla di Ade. Quando si parla di questo Dio non se ne parla mai bene, essendo il Dio dei morti tutti lo temono e nessuno pensa a lui positivamente.
“Si appoggiò alla scrivania, sospiro e coccolò con lo sguardo quel fiore, lasciando intendere che per lui aveva molto più significato di quel che la Dea aveva pensato.
«Se devo essere del tutto sincero, Divina Persefone, è proprio la unicità a renderlo l’oggetto più prezioso che abbia mai posseduto.»”
Persefone durante la storia ha una crescita impressionante. All’inizio ama stare in mezzo agli umani ma piano piano capisce davvero cosa voglia dire essere una Dea.
La conosciamo che è una studentessa di legge che non ama essere una Dea,a anche perché si ritiene inferiore e poco utile. Allo stesso tempo però vorrebbe essere una grande Dea e essere conosciuta. Quando questo avviene Persefone se ne sente sommersa, niente è come si aspettava. Per fortuna accanto a lei c’è Ade, che come ho detto per lei fa qualunque cosa.
La loro è una storia che cresce piano piano, con intoppi ma soprattutto con molte scene commuoventi.
Lo stile dell’autrice è molto scorrevole anche se forse un po’ troppo ricercato, ma comunque non esagerato. È riuscita a trasportarmi nella storia e a far sì che desiderassi che la Rivelazione avvenisse veramente. Non sono una gran credente però sarebbe bello avere gli Dei in mezzo a noi.
Mi è piaciuto molto il capitolo finale, dove vediamo brevemente come sarebbe stata la storia nell’epoca giusta. È solo un capitolo ma comunque mi ha colpita e commossa. Qui Persefone mostra un carattere più forte mentre vediamo un Ade ancora più impacciato e patatino.
“Ma il suo silenzio era di nuovo causa di tribolazioni. Lo odiava. Avrebbe voluto essere diverso, più bravo a esprimersi. Ma anche ora, sì, ora che lei stava buttando tutto fuori, in quel flusso di empatia per lui impossibile da concepire, la sua prima reazione era quella di ammutolire. Stare zitto. Come era sempre stato.
Vita e Morte parlavano davvero due lingue molto diverse.”
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