mercoledì 5 febbraio 2020

FILM RECENSIONE: Il banchiere della resistenza

Salve lettori, in questo periodo amo  molto film di guerra ma soprattutto quelli che trattano una storia vera. In questo caso non vediamo la forza e il coraggio  di soldati valorosi ma di uomini”comuni” che non sopportandosi soprusi dei nazisti decidono di ribellarsi dimettergli i bastoni tra le ruote come possono.
Avete visto questo film? Se la risposta è no vi dico che lo  potete trovare su Netflix. 


Titolo: Il banchiere della resistenza
Genere: drammatico, di guerra
Anno: 2018
Paese: Paesi Bassi
Durata: 2h 3 min
Valutazione: 4/5
Trama: Mettendo in pericolo la sua famiglia e il suo futuro, un banchiere nell'occupata Amsterdam rallenta la macchina da guerra nazista creando una banca sotterranea per finanziare la resistenza.
COMMENTO:
Quando ho iniziato questo film ammetto di non aver ben capito di cosa parlasse, avevo capito solo che parlava della seconda guerra mondiale e di qualcuno che si ribellava, ma soprattutto non avevo capito assolutamente che fosse una storia vera.
L’inizio come dev’essere, è  abbastanza introduttivo e con poca azione. Poi più ci  addentriamo nella storia più ci sono suspense e colpi di scena.
Ma quello che davvero mi colpisce è il modo in cui i due fratelli van Hall si dedicano a raccogliere soldi per la resistenza. Ma non tutti e due hanno la stessa dedicazione. Wally lo fa perché crede che quei soldi cambieranno completamente l’esito della guerra dando più possibilità agli alleati. Gijs si unisce al fratello perché sa che non può fermarlo e in un certo modo pensa di poterlo aiutare.  Ma come tutti coloro che lo fanno con poca convinzione Gijs “minaccia” spesso Wally di abbandonare tutto e in alcuni momenti cerca anche di convincerlo dicendo che è troppo pericoloso.
Un’altro fatto che mi ha toccato molto è come alcuni di loro dopo essere stati catturati abbiano parlato. Mi ha colpito perché mentre guardavo il film mi  sono arrabbiata molto per questo, non volevo accettare che avessero tradito i loro amici, ma ora che ci rifletto non dev’essere nemmeno  stato facile subire torture fisiche e psicologiche. Sinceramente non posso assicurare come reagirei in quella situazione.
Concludo con il finale che non poteva lasciarmi più amaro in bocca.  Un finale davvero devastante, che però ha dimostrato il coraggio di uomini che non si  sono mai arresi nemmeno davanti alle difficoltà e che sono riusciti a portare alla fine della guerra.

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COME VALUTO UN LIBRO: ⭐️ La storia non mi è piaciuta e c'è mancanza di grammatica ⭐️⭐️ Storia carina ma la scrittura lascia un po' a desiderare ⭐️⭐️,5 (la sufficienza) la storia è molto carina, possono esserci delle sviste nella battitura ⭐️⭐️⭐️ La storia mi è piaciuta ma mi è mancato qualcosa ⭐️⭐️⭐️,5 Bella storia, stile coinvolgente ⭐️⭐️⭐️⭐️ Molto bello ⭐️⭐️⭐️⭐️,5 Quasi perfetto ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ L'ho adorato