Ciao a tutti, come va la quarantena?
Oggi per me è il 5° giorno e sto cercando di organizzare la mia giornata al meglio ma sinceramente il pomeriggio/sera è la parte peggiore della giornata perché non so cosa fare. Voi come vi siete organizzati?
Parlando invece del tatuaggio di oggi devo dire che l’immagine che ho scelto non credo rappresenti nessuno dei due draghi di cui vi parlo. Quindi ho deciso di usarne una di un drago che mi piace molto. Devo anche dire che fin da quando sono piccola ho sempre sognato di tatuarmi un drago sul polpaccio, con la testa poco sotto il ginocchio e la cosa avvolta alla caviglia.
Voi avete un tatuaggio che fin da piccoli o da anni vorreste tatuarvi?
DRAGO GIAPPONESE
Il dragone protagonista della mitologia orientale non è in alcun modo paragonabile al drago della tradizione occidentale. I draghi orientali non hanno ali, non necessariamente sputano fuoco, anche se possono irradiare fiamme dal corpo. Non creature della terra, ma combinano nella loro natura elementi come l’aria e l’acqua, tanto da essere simboli sostitutivi dell’oceano e delle nuvole celesti. Anche se rappresentano concetti quali forza e potenza, il loro primo significato è la riconciliazione degli opposti, una combinazione di Yin-Yang.
Di nuovo, al contrario dei draghi occidentali, quelli orientali non sono delle bestie malvagie. La loro straordinaria forza, unita alla grande saggezza, le caratterizza come creature benevole. Sovente la figura del drago è disegnata con una palla o una perla trattenuta fra gli artigli. Si tratta del fiore di Loto chiuso della tradizione buddhista, un motivo che compare spesso nei templi ma anche a fregio delle tombe. Simboleggia l’essenza spirituale dell’universo, nel cui contesto il drago sa governare i venti e le piogge come i movimenti armonici dei pianeti, proteggendo tutti questi elementi dalle forze negative che li vorrebbero usurpare.
Al pari di altri tatuaggi della tradizione giapponese, farsi tatuare un drago significa avere a cuore alcune qualità come, per esempio, la completezza e la sapienza. Con l’immagine del drago siamo al cospetto di uno dei grandi temi tipici dell’arte del tatuaggio giapponese, un soggetto che viene disegnato nelle forme e posizioni più svariate, negli atteggiamenti più differenti, aggressivo oppure docile, con artigli e mascelle non minacciosi, oltre che ambientato negli scenari più diversi.
DRAGO IMPERIALE CINESE
era ovviamente il simbolo dell’imperatore e ne rappresentava il potere e l’autorità come mediatore fra la Terra e il Cielo. Anche se i draghi rappresentavano sin dall’antichità la pioggia, la fertilità , l’energia del maschio e la felicità , il drago turchese della Cina venne ufficialmente adottato dalla dinastia regale Han come raffigurazione dell’imperatore. Il “muso del drago” era il volto dell’imperatore, la “perla del drago” era la perfezione dei suoi pensieri e della sua autorità . Il drago imperiale si distingueva dagli altri meno nobili per essere il solo ad avere 5 artigli nelle zampe (invece di 4), che la leggenda diceva gli fossero derivati dalla sua strabiliante capacità di saper impartire ordini e comandi nelle quattro direzioni, pur restando ancorato e fisso al centro, vale a dire la quinta direzione.
Il drago è anche la quinta creatura dello Zodiaco cinese. Le persone nate in un anno del drago posseggono una forte volontà e sovente sanno cogliere il successo, sia che decidano di sposarsi sia che scelgano di restare sole.
Estratto preso da Terisa Green;Greg James. "L'arte del tatuaggio”.
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