Buongiorno leoncini, come state?
Scusate per il ritardo di questa recensione ma domani ho due esami quindi ho avuto poco tempo. In più studiando con il computer la sera avevo poca voglia di mettermi al computer.
Oggi per la prima volta faccio la recensione ad un audiolibro.
Qualche tempo fa avevo già provato ad ascoltare gli audiolibri ma non mi ci ero trovata molto bene, stavolta invece li ho apprezzati molto.
Voi ogni tanto usate gli audiolibri? Io ad esempio ho scelto l’audiolibro di questo romanzo perché non ero del tutto convinta della trama e mi sembrava una buona idea ascoltarlo.
Per di più bisogna dire che sono comodi perché li puoi ascoltare mentre stai facendo le pulizie di casa.
Titolo: Il gioco di Ripper
Autore: Isabel Allende
Letto da: Viola Graziosi
Genere: Thriller, suspense
Durata: 15 h 20 min
Valutazione: ★★,5
Trama: Le donne della famiglia Jackson, Indiana e Amanda, madre e figlia, sono molto legate pur essendo diverse come il giorno e la notte. Indiana, che esercita come medico olistico, è una donna libera e fiera della propria vita bohémienne. Sposata e poi separatasi molto giovane dal padre di Amanda, è riluttante a lasciarsi coinvolgere sentimentalmente, che sia con Alan, ricco erede di una delle famiglie dell'élite di San Francisco, o con Ryan, enigmatico e affascinante ex navy seal dell'esercito americano, ferito durante una delle sue ultime missioni. Mentre la madre vede soprattutto il buono nelle persone, Amanda, come suo padre, capo ispettore della sezione omicidi della polizia di San Francisco, è affascinata dal lato oscuro della natura umana. Brillante e introversa, appassionata lettrice, dotata di un eccezionale talento per le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco online ispirato a Jack the Ripper, Jack lo squartatore, in cui bisogna risolvere casi misteriosi. Quando la città è attraversata da una serie di strani omicidi, Amanda si butta a capofitto nelle indagini, scoprendo, prima che lo faccia la polizia, che i delitti potrebbero essere connessi fra loro. Ma il caso diventa fin troppo personale quando sparisce Indiana. La scomparsa della madre è collegata al serial killer? Ora, con la madre in pericolo, la giovane detective si ritrova ad affrontare il giallo più complesso che le sia mai capitato, prima che sia troppo tardi.
COMMENTO:
All’inizio ascoltare la storia invece di leggerla è stato un po’ strano, anche perché non ero abituata.
Ho adorato fina da subito il tono e il modo di leggere di Viola Graziosi. Anche per questo ho scelto di non abbandonare l’ascolto; ascoltarla mentre leggeva mi ha trasmesso una grande pace.
La storia invece non è un granché, è molto lenta e piena di dettagli.
L’autrice si sofferma troppo a parlare dei personaggi e a farceli conoscere tutti, e sottolineo il tutti, molto a fondo. Di alcuni personaggi mi è piaciuto conoscere il loro passato e il loro carattere ma di altri non mi importava per nulla.
La trama in realtà è molto interessante perché parla di un gruppo di ragazzi che all’inizio indaga su vecchi casi. Un giorno però a San Francisco iniziano ad avvenire strani omicidi e Amanda, il capo gruppo di questo gioco, che è figlia di un detective della omicidi, inizia ad indagare insieme al suo gruppo.
Se l’autrice non si fosse dilungata tanto a raccontarci ogni minimo dettaglio credo che questo libro sarebbe stato davvero bello.
Il personaggio di Amanda mi è piaciuto. È una ragazzina molto particolare ma con carattere e non permette a nessuno di metterle i piedi in testa. È un po’ ingenua nelle questioni normali dei giovani, ma per il semplice fatto che non le importano e non le importa nemmeno essere diversa. In questo si nota che ha preso dalla madre, la quale potremmo definirla stravagante ma allo steso tempo è la persona più buona e dolce del mondo. (Con stravagante non voglio offenderla, semplicemente è per dire che non è una donna convenzionale e questo mi è piaciuto molto. Anche perché io adoro la medicina olistica e vorrei esercitarla.)
L’amore per le indagini criminali, invece, l’ha sicuramente preso dal padre.
Ho odiato profondamente Alan Keller, l’amante di Indiana. È una persona superficiale, che pensa solo a se stesso e cerca di cambiare continuamente Indiana, perché la considera strana dato quello che fa e come si veste. Il fatto che Indiana sia follemente innamorata di lui non riesco a concepirlo; non hanno assolutamente nulla in comune.
La storia ha iniziato a farsi interessante al 15° capitolo, che praticamente è uno degli ultimi (i capitoli sono lunghissimi, cosa che odio.).
Il finale è quello che più di tutti mi ha lasciato l’amaro in bocca. È stato orribile e dopo due settimane dalla sua fine ne sono ancora sconvolta.
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