Ciao leoncini, buon inizio mese.
Oggi vi parlo di un libro che mi ha davvero segnata. Una storia fantastica ma allo stesso tempo tragica. Spero che con questa recensione molti di voi abbiano la possibilità di conoscere questo libro perché dovrebbe essere letto da più persone possibili. È una storia che apre gli occhi e che fa riflettere, è anche una storia straziante.
Autore: Martina Dei Cas
Editore: Prospettiva Editrice
Genere: Storia vera
Prezzo: 12€ (Cartaceo) 3,49€ (eBook)
Pagine: 99
Valutazione: ★★★★★
TRAMA:
Questa è la storia vera di un bambino coraggioso che non diventerà mai architetto. Di un papà in cerca di giustizia e di una banda di strada pronta ad ogni eventualità tranne il rifiuto. Di un viadotto alto come il cielo e di un pagliaccio triste. Di una Città del Guatemala dove tra cani randagi, cassonetti e colla da sniffare sbocciano i sogni dei giovani che ogni giorno dicono basta alla violenza. La biografia fatta di tatuaggi e cicatrici, soprusi e amicizie liberatrici di Angelito Escalante Pérez che, a dodici anni, ha scelto di non uccidere.Questo libro ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia e del Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento.
COMMENTO:
Come si legge dalla trama questa storia parla di Angelito Escalante un bambino di 12 anni che dimostra fino all’ultimo quanto per lui la famiglia e gli insegnamenti ricevuti per lui fossero importanti.
In questo libro non conosciamo solo la storia degli Escalante ma anche di alcune persone di strada, come Carlos el Payaso o Kenia una ragazza che cerca lavoro per dare una speranza alla nipote.
Questa storia è narrata in modo semplice e lo stile dell’autrice è molto scorrevole. Non per questo però è una storia semplice da leggere.
Fin da subito il lettore sa che Angelito non tornerà a casa ma leggere la sua storia mi ha distrutta pagina dopo pagina. Alla fine della storia ho pianto.
Ho pianto perché la famiglia Escalante non avrà mai giustizia, ma ho pianto anche per Carlos, Kenia, Rosita e Marcos che dopo tempo senza vedere una luce in fondo al tunnel riescono ad avere una possibilità grazie a persone che tutti i giorni cercano di aiutare gente di strada che soffre.
Questa è una storia che andrebbe letta da più persone possibili per non dimenticare ma soprattutto perché quello che è successo ad Angelito non dovrebbe essere la normalità . Nessun bambino dovrebbe essere costretto a scegliere tra la sua vita o quella di qualcun altro.
Concludo complimentandomi con Martina Dei Cas per aver scritto questa storia, per averci fatto conoscere la storia di Angelito Escalante che è anche la storia di molti altri ragazzi del Guatemala.
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