Io bene anche se oggi devo studiare e non ho per niente voglia, preferirei poter stare tutto il giorno a leggere.
Anche perché ho finito questo primo volume de La trilogia del peccato e non vedo l’ora di saperne di più, mentre de Il priorato dell’albero delle arance mi manca un capitolo per arrivare alla seconda parte, di questo passo credo proprio che la recensione uscirà il giorno dell’uscita del libro, o almeno spero 😘
“Adam aprì la porta e l’espressione di stupore misto a delusione che comparve sul volto di Mael, nel trovarlo nella mia stanza, mi colpì al cuore come una freccia.
Non avevo fatto nulla, eppure il senso di colpa mi avvolse come un fitto banco di nebbia, impedendomi di fare qualsiasi cosa.
Quando Morag mi rapì, mi fece credere che Mael era morto, pensando forse che il dolore per la sua perdita mi avrebbe resa più vulnerabile, e quindi più accessibile ai suoi giochetti di estrazione. Ma grazie alle visioni indotte, attraverso le quali rivivevo istanti preziosi trascorsi insieme a lui, non ho mai realmente creduto di averlo perso.
Se il nostro legame non è stato intaccato secoli di separazione e dalla mia perdita di memoria, come avrebbe potuto pochi giorni cambiare le cose? Eppure…”
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