mercoledì 29 aprile 2020

SERIE TV RECENSIONE: Designated Survivor (1ª-3ª stagione)

Ciao a tutti, come va?
Io tutto bene anche se non vedo l’ora del 2 maggio quando qui in Spagna si potrà almeno uscire a fare una passeggiata o sport, ma visto che non sono una sportiva accetto la passeggiata ahaha.
In Italia non ho ben capito quando si potrà uscire, perché anche se alcune notizie arrivano sono ovviamente più incentrate nella situazione della Spagna.
Comunque in questi giorni ho finalmente finito di vedere questa serie, voi l’avete vista?


Titolo: Designated Survivor
Genere: thriller, drammatico, azione
Stagioni: 3
Episodi: 53
Durata: 45 min (episodio)
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 2016-2019
Valutazione: 3/5
Trama: Nella notte del discorso sullo stato dell'Unione, un'esplosione distrugge il Campidoglio degli Stati Uniti, uccidendo il Presidente e tutti coloro che sono in linea di successione, ad eccezione del segretario della Casa e dello Sviluppo UrbanoThomas Kirkman, nominato sopravvissuto designato. Secondo la consuetudine nata durante la guerra fredda di tenere al sicuro almeno uno dei componenti della linea di successione presidenziale quando tutte le principali autorità si riuniscono in uno stesso luogo. Kirkman stava seguendo il discorso con la moglie Alex davanti il televisore quando viene portato di fretta alla Casa Bianca poco dopo l'attacco per assumere le funzione di Presidente. Kirkman giura immediatamente come presidente, inconsapevole che l'attacco è solo l'inizio di ciò che verrà.
L'agente dell'FBI Hannah Wells avvia le prime indagini sul luogo dell'attacco, mentre Kirkman è chiamato a gestire lo schieramento di navi da guerra iraniane nello stretto di Hormuz e il redattore di discorsi Seth Wright prepara le parole che il nuovo Presidente dovrà rivolgere alla Nazione.
COMMMENTO:
Ho iniziato a vedere questa serie quando è uscita nel 2016, e devo ammettere che me ne ero innamorata.
Mi piaceva moltissimo il fatto che un politico che non si era mai ritenuto tale diventi presidente in uno dei momenti peggiori della storia americana, ma soprattutto mi piacevano i personaggi e il loro modo di essere.
Thomas Kirkman cerca, omettendo alcuni errori, di essere sempre abbastanza trasparente con il popolo dicendo che anche lui ha sempre odiato i politici bugiardi. Ma poi con l’andare avanti delle stagioni si vede come piano piano inizia ad avere una mentalità più da politico e la dimostrazione l’abbiamo nel finale, dove tutto il rispetto che avevo per lui è scomparso completamente. Bisogna anche dire che però un po’ si sente in colpa, ciò non significa che questo lo renda meno colpevole per ciò che ha fatto, o meglio ciò che non ha fatto.
Tre personaggi che mi sono sempre piaciuti sono Emily, Seth e Hannah.
Seth mi piace perché riesce sempre a tirare su il morale a tutti ma soprattutto anche se i suoi doveri diventato sempre più importanti non si lascia abbattere ma soprattutto c’è sempre per i suoi amici.
Emily  riesce a rimanere fedele fino alla fine ai suoi principi, anche se questo le costa molto perché la porta a trovarsi in disaccordo con Kirkman, soprattutto nell’ultima stagione. il fatto che sia fedele ai suoi principi non significa che non commette errori ma dopo averli commessi cerca di rimediare.
Infine c’è Hannah lei mi piace perché è una donna dura che non si arrende davanti a nulla. Da quando  inizia la sua indagine non si arrende mai, nemmeno quando si mette contro i suoi capi e rischia di perdere il lavoro. L’ho amata dalla prima alla terza stagione.

La terza stagione è stata la stagione più deludente perché qui si parla delle elezioni e ci sono i cambiamenti più grandi di Kirkman, da buona persona a politico. Ma soprattutto in questa stagione vengono inseriti molti personaggi che a mio parere sono messi un po’ lì per allungare la storia. Con questi personaggi in più questa stagione mi ha ricordato un po’ una soap opera.
So che dopo questa stagione non ce ne sarà un altra ma sinceramente non saprei nemmeno se avrei visto una 4ª stagione dato il flop della 3ª.

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COME VALUTO UN LIBRO: ⭐️ La storia non mi è piaciuta e c'è mancanza di grammatica ⭐️⭐️ Storia carina ma la scrittura lascia un po' a desiderare ⭐️⭐️,5 (la sufficienza) la storia è molto carina, possono esserci delle sviste nella battitura ⭐️⭐️⭐️ La storia mi è piaciuta ma mi è mancato qualcosa ⭐️⭐️⭐️,5 Bella storia, stile coinvolgente ⭐️⭐️⭐️⭐️ Molto bello ⭐️⭐️⭐️⭐️,5 Quasi perfetto ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ L'ho adorato